Lunedì 23 Dicembre 2024

Nel 2100 il termometro italiano segnerà 5 gradi in più

ROMA. Entro la fine del secolo i termometri degli italiani potrebbero segnare fino a 5 gradi in più, addirittura 7 durante le estati. I giorni estivi, con temperature oltre i 25 gradi, aumenteranno, così come le afose notti tropicali, quelle in cui la colonnina di mercurio non scende sotto i 20, mentre in inverno sarà più raro andare sotto lo zero. A delineare l'impatto del cambiamento climatico sul Belpaese è il rapporto «Il clima futuro in Italia» dell'Ispra, l'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale. Lo studio prende in esame le proiezioni sulle emissioni di gas serra, sugli inquinanti e sull'uso del suolo nel corso del secolo per delineare due possibili scenari: uno ottimistico, in cui è incisiva l'azione a livello mondiale per contrastare il cambiamento del clima, e uno pessimistico, dove invece la mano della politica non è così forte. In uno scenario ottimistico le temperature medie in Italia saliranno tra 1,8 e 3,1 gradi centigradi, mentre in uno scenario pessimistico l'aumento è stimato fra 3,5 e 5,4 gradi. Il cambiamento si farà sentire soprattutto in estate, con variazioni a fine secolo comprese tra 2,5 e 3,6 gradi nello scenario ottimistico, e tra 4,2 e 7 gradi nello scenario pessimistico. Le notti tropicali sono attese in consistente incremento: da un minimo di 15 giorni in più nello scenario ottimistico fino a un massimo di 59 in quello pessimistico. Le giornate con il termometro sotto lo zero, invece, potrebbero essere tra le 10 e le 39 in meno all'anno. Nel contempo si prevede un marcato aumento dei giorni estivi, da 19 a 56 in più. Con l'aumento delle temperature, d'altra parte, gli italiani stanno già avendo a che fare. In un secondo rapporto, dal titolo «Gli indicatori del clima in Italia nel 2014», l'Ispra certifica che l'anno scorso, con +1,57 gradi, il valore della temperatura media è stato il più elevato dell'intera serie dal 1961, ben superiore ai record precedenti del 1994 e del 2003.  

leggi l'articolo completo