IL CAIRO. Un controverso studio sostiene che una catacomba egiziana nei pressi di un tempio dedicato ad Anubis, la divinità sciacallo che proteggeva il mondo dei morti, sia arrivata a contenere quasi otto milioni di cani e cagnolini mummificati. Il tempio, sintetizza il sito livescience.com, si trova a Saqqara, la necropoli situata circa 30 km a sud del Cairo, e la catacomba «contiene il fossile di un antico mostro marino», un «vertebrato di oltre 48 milioni di anni fa, ma non è chiaro se gli egiziani abbiano notato» la sua esistenza al momento di costruire la tomba per le «mummie canine». Da allora «molte» di loro «si sono disintegrate o sono state distrutte da tombaroli» e imprenditori che usavano queste mummie come fertilizzanti. In dichiarazioni rilanciate ieri dall'agenzia Mena, lo specialista di mummie egiziano Ahmed Saleh ha ricordato che la mummificazione di animali era molto frequente nell'antico Egitto ma ha definito la cifra di otto milioni di cani mummificati a Saqqara «molto esagerata» o quantomeno «approssimativa» in quanto, a suo avviso, lo studio non dimostra come si sia giunti a tale numero.