ROMA. La maggior parte dei casi di appendicite potrebbe essere trattata con gli antibiotici, senza bisogno di interventi chirurgici. Lo afferma uno studio dell'università di Turku, in Finlandia, pubblicato dalla rivista Jama, secondo cui l'opzione vale però solo per le forme senza complicazioni. La ricerca ha coinvolto 530 pazienti tra 18 e 60 anni, destinati random all'intervento o al trattamento con i farmaci, somministrati per tre giorni in endovena all'ospedale e poi per una settimana per via orale a casa. Dallo studio sono stati esclusi quei pazienti, circa il 20%, che si sono presentati con appendiciti già con complicazioni, come la peritonite. In quasi il 75% dei casi trattati con gli antibiotici si è avuta una completa guarigione. «È giunto il momento - scrive Edward Livingston, uno dei redattori della rivista, in un editoriale di accompagnamento - di abbandonare la routine dell'appendicectomia, almeno per le forme meno gravi». L'appendicite è una delle malattie più frequenti in assoluto ed è la prima causa di addome acuto chirurgico. Ad essere colpiti sono soprattutto maschi o femmine nel secondo e terzo decennio di vita. Dopo la pubertà, l'appendicite si manifesta soprattutto nel sesso maschile. In totale, circa il 7 per cento della popolazione del mondo occidentale va incontro prima o poi a questo genere di patologia, meno diffusa invece in Africa e in Asia.