ROMA. Oltre 5 mila Vespa arrivate da 32 Paesi diversi hanno colorato ieri il centro di Biograd, in Croazia, dirigendosi poi verso Zara lungo un percorso di 40 chilometri. Sono i Vespa World Days 2015 che hanno coinvolto, a partire da giovedì scorso, vespisti da tutta Europa ma anche provenienti da luoghi lontani come Canada, Messico, Taiwan e Tailandia. Ma tante Vespa sono arrivate anche da tutti i Paesi dell'ex Jugoslavia, Croazia, Serbia, Montenegro, Kossovo, Slovenia, Bosnia e Macedonia, mostrando come lo scooter Piaggio possa anche essere un 'mezzo' di amicizia tra popoli e generazioni diverse. Hanno sfilato insieme modelli storici e recenti che in quasi settanta anni di vita hanno unito intere generazioni nel nome dell'avventura e del gusto per il viaggio. Tra i più ammirati si sono segnalati rari esemplari della primissima Vespa (la 98cc del 1946), i modelli GS del 1955 e le sportive Vespa SS, un vero mito per gli adolescenti degli anni '60. Imponente anche lo schieramento delle nuove Primavera, Sprint e GTS che portano nel presente la storia di uno scooter che ha saputo attraversare le mode e i decenni diventando un simbolo di tecnologia e di eleganza italiane nel mondo. La manifestazione si è conclusa domenica sera con la cena di gala e le premiazioni dei Vespa Club: i gruppi più numerosi, quelli arrivati da più lontano, le Vespa più belle, ma anche i vincitori del Vespa Trophy, la competizione fra i vespisti, che testimoniano con timbri speciali sul proprio Travel Book, tutte le tappe nel viaggio verso Biograd. È un trofeo che ha coinvolto oltre 2 mila concessionari del Gruppo Piaggio, di 25 Paesi nel mondo con l'obiettivo di raggiungere Biograd avendo visitato il maggior numero di Check Points Piaggio e con il maggior numero di Vespa possibile.