ROMA. Cellule simili a globuli rossi e fibre, che ricordano il collagene, sono state estratte dalle ossa fossili di un dinosauro vissuto 75 milioni di anni fa. Il risultato, descritto sulla rivista Nature Communications, suggerisce come le strutture organiche nei fossili possano conservarsi molto più a lungo di quanto finora pensato.
Cellule e molecole che somigliano alle proteine sono state infatti trovate finora in fossili di molte decine di milioni di anni fa, ma solo in campioni eccezionamente ben conservati e la
cui identificazione si era dimostrata controversa. Da tempo dunque ormai si riteneva che le molecole delle proteine potessero sopravvivere non più di 4 milioni di anni. I ricercatori guidati da Sergio Bertazzo, dell'Imperial College di Londra, sono invece riusciti a rilevare delle strutture organiche in otto ossa di un dinasauro, risalenti al periodo del Cretaceo, nessuna delle quali particolarmente ben preservata. Alcune ossa contenevano strutture a forma di uovo con dei nuclei, che potrebbero essere dei globuli rossi, mentre altre avevano delle fibre, con una struttura a strisce simile a quella delle moderne fibre di collagene. Il che dimostra, secondo i ricercatori, che vale la pena di fare le analisi molecolari anche di fossili non particolarmente ben conservati, senza contare che la conservazione di proteine attraverso le ere geologiche potrà aiutare nelle ricerche sulla fisiologia e il comportamento di animali estinti da tempo.
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