Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

L'uso dello smartphone fra gli esercizi salva-memoria

ROMA. Meditazione, lettura, ma anche imparare ad usare uno strumento tecnologico nuovo come uno smartphone: la memoria si conserva anche così. Con uno stile di vita che vede buon riposo, un po' di sano movimento senza troppi sforzi. ''E' scientificamente dimostrato che più ci si impegna a mantenere una buona forma generale, anche attraverso un'attività fisica quotidiana, più il cervello risulta essere ben ossigenato e funzionante'', spiega il neurochirurgo Giulio Maira che mercoledi' 10 aprira' i lavori del convegno dal titolo "I meccanismi della memoria. Quali sono, perché si deteriorano, come possiamo preservarli" della Fondazione Atena Onlus. Occorre poi seguire un'alimentazione equilibrata e leggera, l'ideale è la dieta mediterranea. Specialmente per le persone non più giovani, una buona memoria si conserva anche riducendo il rischio di arteriosclerosi, limitando il consumo di grassi, soprattutto di origine animale, mangiando frutta e verdura, cereali e legumi. Risulta importante inoltre restare in contatto con le altre persone, l'interazione con gli altri è stimolante e protettiva. Da evitare invece lo stress. L'evento in onore della ricerca scientifica è promosso dal presidente della Fondazione Atena onlus (che dal 2001 finanzia borse di studio e progetti finalizzati alla ricerca nel campo delle Neuroscienze), Giulio Maira, professore di Neurochirurgia presso l'Humanitas di Milano e il Campus Biomedico di Roma, con il patrocinio di Ministero della Salute, Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione Lazio, Roma Capitale e con il contributo di Sorgente Group.

"Studi scientifici disponibili - spiega Maira - indicano che il miglior antidoto per contrastare efficacemente l'invecchiamento cerebrale sia quello di usare costantemente il muscolo-cervello, perché l'inattività lo indebolisce. Come la ginnastica fortifica i muscoli, così l'attività mentale rafforza il cervello. Fra i fattori che possono accelerare l'invecchiamento cerebrale c'e' "sicuramente quello di interrompere ogni attività - sottolinea Maira - perché in pensione o per la perdita di un coniuge. Ma al di là di eventi scatenanti specifici, a partire dai 30 anni il cervello comincia a perdere giornalmente un certo numero di neuroni. Con l'invecchiamento, l'ippocampo - crocevia importante per i meccanismi della memoria - perde neuroni, il che può portare a una minore efficienza nella registrazione delle nuove esperienze. E' normale che la memoria perda qualche colpo: una svogliatezza verso le cose che prima erano del tutto normali, la tendenza a chiudersi in se stessi, la perdita delle memoria a breve termine, sono sintomi che qualcosa non funziona. E allora non si trovano più le chiavi, si perde il cellulare, non si ricorda il nome di qualche conoscente o il suo numero di telefono. In genere, le memorie relative ai nomi e ai cognomi delle persone zoppicano a partire dai 50-60 anni: è un fatto normale che, se non esistono altri problemi, non deve preoccupare". Nella seconda parte del convegno verranno consegnati il Premio Roma e il Premio Atena a personalità del mondo scientifico distintesi nel campo della Ricerca. Il Premio Roma alla carriera sarà assegnato al prof Guido Guglielmi per lo straordinario contributo dato alla cura degli aneurismi cerebrali. A consegnare il riconoscimento sarà Gianni Letta. Il Premio Atena sarà assegnato alla professoressa Michela Matteoli, giovane scienziata impegnata nello studio dei meccanismi di base del funzionamento dei neuroni. Il premio le sarà consegnato da Valter Mainetti, presidente di Sorgente Group. Quest'anno sarà assegnato anche il primo Premio Atena Donna (www.atenadonna.org), l'Associazione della Fondazione Atena che promuove iniziative volte a preservare la salute della donna, dalla nascita alla senescenza, presieduta da Carla Vittoria Maira, a Francesca Pasinelli, direttore generale di Telethon.

Caricamento commenti

Commenta la notizia