ROMA. Sono state un successo, le 'olimpiadi dei robot". La più grande gara mondiale di automi, la Darpa Robotics Challenge organizzata dal Dipartimento per la Difesa degli Stati Uniti a Pomona, vicino Los Angeles, ha visto competere 25 campioni hi-tech e affermarsi ai primi posti il sudcoreano Kaist, seguito dagli americani Ihmc e Tartan Rescue.
Diciassettesimo posto per l'italiano Walkman, costruito dall'Istituto Italiano di Tecnologia (Iit) di Genova in collaborazione con il centro di ricerca «E. Piaggio» di Pisa. Tuttavia il robot italiano è stato l'unico ad affrontare la sfida con una tecnologia nuova e completamente diversa rispetto a quella degli altri robot in gara. «Siamo bambini rispetto ai colossi contro i quali abbiamo gareggiato, ma possiamo migliorare e sappiamo in quale direzione andare», ha detto all'ANSA, il direttore scientifico dell'Iit, Roberto Cingolani.
Alto 1 metro e 85 centimetri, Walkman pesa un quintale, ha mani morbide che sanno afferrare e usare il trapano e ha dimostrato di saper guidare un veicolo. È stato costruito nel tempo record di un anno e mezzo e per le prove ci sono state appena tre settimana di tempo, ha rilevato Cingolani, ma i suoi 33 motori elettrici sono stati la grande novità della gara.
Dovendo affrontare compiti pesanti in uno scenario simile a quello dell'incidente nucleare di Fukushima, gli altri robot in gara si basavano su una tecnologia idraulica; per Walkman, invece si è puntato sui motori elettrici: «da un punto i vista ingegneristico questo è un passo in avanti enorme», ha rilevato Cingolani. A tradire Walkman sul più bello della gara sono state però le batterie: un problema tecnico che durante le simulazioni non si era presentato e sul quale in futuro bisognerà lavorare.
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