MILANO. Minuscole, sgargianti e velenose: sono le sette nuove specie di 'mini' rane scoperte sulle alture della foresta pluviale in Brasile.
Lunghe appena un centimetro, sono tra i più piccoli vertebrati terrestri: si sono adattate a vivere 'in miniatura' modificando la struttura del loro corpo, arrivando perfino a perdere alcune dita delle zampe. Le hanno trovate i ricercatori dell'Università federale del Paranà, che ora ne forniscono una dettagliata descrizione sulla rivista PeerJ.
Questi curiosi anfibi 'extra-small' appartengono al genere Brachycephalus, identificato per la prima volta nel 1842 dal naturalista tedesco Johann Baptist von Spix. Finora erano note soltanto 21 specie, scoperte per lo più negli ultimi decenni a causa dell'estrema inaccessibilità dei luoghi in cui si sono adattate a vivere. Anche le sette nuove specie sono state trovate dopo ben cinque anni di perlustrazioni nella foresta. Vivevano isolate sulle alture di sette monti, dove le temperature sono più miti che a valle.
Apparentemente simili fra loro, queste rane in miniatura possono essere distinte in base alla colorazione e alla rugosità della pelle, che sul dorso contiene una potente tossina usata come arma di difesa dai predatori.
I loro identikit, pubblicati sulla rivista scientifica con tanto di 'foto segnaletiche', rischiano però di diventare presto materiale da museo di scienze naturali. Il fatto che queste rane vivano da millenni isolate in aree così ristrette, le mette in pericolo: la loro sopravvivenza, sostengono i ricercatori, è seriamente minacciata dai cambiamenti climatici in atto.
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