ROMA. Mancano pochi giorni alla fine della scuola e poi, per milioni di studenti italiani, suonerà la campanella ed inizieranno le tanto desiderate vacanze. Via zaini, quaderni e penne, addio sveglie all'alba e basta con l'ansia da interrogazione. Resta pero' un solo impegno: i compiti delle vacanze, uno stress per studenti ma anche per i genitori. Qualche utile consiglio per grandi e piccoli arriva dalla Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale. "Iniziate le vacanze con uno stacco completo del bambino dai problemi scolastici per almeno 20 giorni, per permettergli un cambiamento significativo delle sue abitudini - spiegano i pediatri della Sipps -. Suddividete i compiti in base ai giorni di vacanza che rimangono, cercando di dare circa un'ora di tempo al giorno a compiti di diverse materie per dedicare il tempo restante alle attività all'aria aperta. Cercate di rendere i compiti di matematica e di grammatica - proseguono - come dei giochi a quiz, stile esercizi delle parole crociate, mostrando come genitori interesse a trovare il giusto risultato". "Alla fine della scuola - spiega Leo Venturelli, pediatra di Famiglia Asl di Bergamo - i bambini hanno diritto ad un giusto riposo: il ritmo della giornata cambia, al mattino non c'è più la corsa del dovere arrivare a scuola in orario. L'organismo trae giovamento dalla modifica delle abitudini sia sul piano fisico, sia su quello psicologico: vivere all'aria aperta più tempo, giocare, cambiare stile di vita, conoscere nuovi amici, avere meno stress sono tutti fattori positivi in quasi tutti i bambini". Parere diverso invece per Giuseppe Di Mauro, Presidente della Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale: "Ma staccare la spina per tanto tempo, in genere per tre mesi - precisa Di Mauro - significa spesso dimenticare molto di quello che si è appreso durante l'anno: ecco allora i compiti che diventano spesso incubo e disagio non solo per il bambino, ma per tutta la famiglia".