MILANO. Ogm, pillole e carne sintetica, ma anche insetti e alghe. Sono questi gli alimenti che i 'cittadini del mondo' immaginano di trovare nel piatto del futuro. L'indagine, «Cibo di oggi, cibo di domani», è stata commissionata da Coop a Doxa ed è stata presentata a Expo. La ricerca ha messo a confronto le abitudini a tavola e le aspettative verso il 2050 dei cittadini di otto Paesi: Italia, Germania, Regno Unito, Stati Uniti, Russia, Cina, India e Brasile. Sono state 6.400 le persone intervistate, tra i 18 e i 54 anni. Se per quanto riguarda il presente il 45% del campione dichiara di avere un proprio stile alimentare (gli italiani, in particolare, sono i più legati alla tradizione), muovendosi verso il futuro quasi la totalità si mostra aperta al cambiamento, dovuto alle nuove tecnologie (50%), ai mutamenti climatici (42%), all'inquinamento (34%), dall'aumento della popolazione e dalla conseguente minore disponibilità di cibo(30%). Fattori che andranno a impattare sulla naturalità del cibo (64%), sulla sua qualità e sicurezza (62%) e sulla stessa tipologia (60%). Da qui l'insorgere di specifici timori, in particolare sulla manipolazione degli alimenti (60%) e sugli effetti indotti dall'inquinamento ambientale (53%). Il 72% del campione mostra piena consapevolezza della diffusione degli ogm, l'80% degli intervistati non preclude di cibarsi di alghe, il 75% accetterebbe cibo prodotto in laboratorio. Oltre la metà si dichiara disponibile a mangiare carne sintetica e insetti: i più inclini sono gli indiani, i cinesi e i brasiliani, ma anche il 70% di italiani potrebbe provare il cibo in pillole e il 44% non si tirerebbe indietro di fronte a un insetto. Il 42% degli intervistati, infine, si aspetta di trovare tra le corsie del supermercato del futuro piccole serre e allevamenti, mentre per il 16% la presenza di un robot come assistente per la spesa non guasterebbe. «Questo conferma - ha commentato il presidente di Coop Italia, Marco Pedroni - che nella progettazione del supermercato del futuro in Expo abbiamo ideato un ambiente in linea con le aspettative dei consumatori». «L'Expo è solo una vetrina? - ha aggiunto il presidente di Ancc Coop, Stefano Bassi - Noi siamo qui impegnati a metterci i nostri contenuti e i nostri valori».