ROMA. Circa 775 mila giovani tra undici e i diciassette anni di età, quindi sotto l'età minima legale, che hanno consumato bevande alcoliche nel 2014, con il 3,3% dei minori maschi e il 2,2% delle femmine che beve per ubriacarsi, con il risultato che il 17% di tutte le intossicazioni alcoliche che arrivano al pronto soccorso che riguarda ragazzi e ragazze sotto i 14 anni. I numeri allarmanti del bere tra i giovani, elaborati dal Centro Nazionale di Epidemiologia dell'Istituto Superiore di sanità, sono stati ricordati durante la presentazione della nuova campagna del ministero della Salute 'Alcol Snaturato'. In media un ragazzo su 5, ha spiegato il ricercatore Emanuele Scafato, direttore dell'Osservatorio nazionale alcol dell'Iss, e una ragazza su sei consuma bevande alcoliche, con poche differenze sul territorio nazionale. L'alcol alla guida, ha ricordato l'esperto, rappresenta la prima causa di disabilità, morbosità e mortalità prematura diretta o indiretta per tutti i giovani fino a 24 anni di età in Italia, Europa e nel mondo. Tra i maschi prevale il consumo di birra, mentre le ragazze preferiscono gli aperitivi alcolici. I dati hanno evidenziato la responsabilità della famiglia nel consumo. Il 22,8% dei ragazzi che vivono in famiglie dove c'è almeno un genitore che eccede le raccomandazioni nell'uso dell'alcol ha abitudini alcoliche non moderate, mentre la quota scende al 18,7% se il consumo in casa è normale. «L'analisi dei comportamenti a rischio - rivelano i numeri dell'Iss - mostra che il 10,5% dei ragazzi e il 7,9% delle ragazze minorenni hanno consumato bevande alcoliche lontano dai pasti nel 2014, e il 2,7% dei ragazzi (tra i maschi il 3,3%, tra le femmine il 2,2%) hanno praticato il binge drinking».