ROMA. Anche in Italia il mondo dei droni si tinge di rosa: sono più di una decina le donne ad aver conseguito l'abilitazione per pilotare a livello professionale i 'robot' volanti. La pattuglia in rosa è formata non solo da neo-piloti di droni civili, imprenditrici, ma anche da personale femminile dell'Aeronautica Militare impiegato nella guida dei droni militari.
«Siamo ancore poche ma non vedo nessun tipo di limitazione di sesso in questa professione», ha spiegato Valentina Russo, pilota di droni e parte del consiglio direttivo della Federazione Italiana di Aeromobili a Pilotaggio Remoto (Fiapr). «Credo sia solo questione di tempo - ha aggiunto - ma poi la percentuale di donne si livellerà come in tutte le altre professioni». Il mondo dei droni non è solo gioco o hobby amatoriale ma rappresenta un settore in grande crescita e ricco di sbocchi professionali e lavorativi: «è forse questo l'elemento che sta attirando anche le donne a conoscere questa realtà», ha spiegato Luciano Castro, presidente di Roma Drone Expo&Show, l'evento che si svolgerà all'aeroporto dell'Urbe dal 29 al 31 maggio. È il caso di Noemi Salaris, cofondatrice di ProjectEMS una società specializzata nella costruzione di droni, riprese aeree e che fornisce corsi di pilotaggio e costruzione.
«L'idea è arrivata 2 anni fa da un viaggio in Giappone - ha spiegato Salaris - abbiamo visto un drone all'interno di un museo per l'innovazione e abbiamo pensato di aprire una società che sfruttasse questa nuova tecnologia». Per dar voce alle esperienze di questa pattuglia di 'droni in rosa' il Roma Drone Expo&Show ha messo in programma il primo meeting interamente dedicato alle donne, dai piloti militari di Predator e Raven, fino alle donne manager che hanno avviato un'attività imprenditoriale nel mondo dei droni.
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