ROMA. Ricordi belli e brutti sono archiviati in circuiti nervosi diversi. Sono due reti di cellule nervose legate all'apprendimento e organizzate in modo differente: una legata alla paura e l'altra alla ricompensa. Identificato nei topi, il meccanismo aiuterà a comprendere meglio alcuni disturbi mentali, come ansia, dipendenza e depressione, nei quali questi meccanismi vengono distrutti. Pubblicata su Nature, la scoperta si deve ai ricercatori del Massachusetts Institute of Technology (Mit). ''Migliorare la comprensione di come funzionano i ricordi delle emozioni promette di risolvere i misteri di malattie mentali nelle quali questi meccanismi sono distrutti'' rileva Thomas Insel, direttore del National Institute of Mental Health (NIMH) che ha partecipato allo studio. Finora si riteneva che ad essere coinvolto sia nei ricordi brutti sia nell'apprendimento fosse un 'crocevia' di circuiti convergenti in un 'hub' delle emozioni, localizzato nella struttura del cervello chiamata amigdala. Per individuare meglio i due differenti circuiti i ricercatori hanno condotto un esperimento sui topi: gli animali sono stati addestrati a collegare un suono a uno shock e quindi alla paura e un altro suono a una ricompensa, lo zucchero. Per osservare cosa accade durante il richiamo alla memoria di questi suoni i ricercatori hanno usato una tecnica chiamata optogenetica, che permette agli impulsi di luce di controllare i circuiti cerebrali negli animali geneticamente modificati in modo da essere reattivi alla luce. Hanno visto così che due reti di neuroni diverse sono collegate ai ricordi positivi e ai ricordi negativi.