ROMA. Per la prima volta sono stati creati dei tumori in laboratorio, aprendo così la strada a cure su misura. Il risultato, descritto sulla rivista Cell, è stato ottenuto dai ricercatori guidati da Mathew Garnett, del Wellcome Trust Sanger Institute di Cambridge.
Lavorando su colture in 3D di cellule malate derivate dal tumore di alcuni pazienti, i ricercatori hanno ricavato degli abbozzi di organi (organoidi) capaci di replicare le caratteristiche del tumore originale. Con queste strutture tridimensionali simili agli organi è stato quindi possibile osservare in diretta l'evoluzione della malattia, ottenerne l'identikit e sperimentare nuovi farmaci in cure su misura per ogni paziente.
Finora per studiare le cause del cancro e sviluppare nuove terapie si sono usati modelli sperimentali, come cellule cresciute dai tumori dei pazienti, che però non riflettono caratteristiche importanti dei tumori. Negli ultimi anni un approccio alternativo è stato lo sviluppo di colture cellulari di organoidi per far crescere in laboratorio tessuti normali e malati.
Gli organoidi costutioscono un passo in avanti perchè mostrano le caratteristiche del tessuto originale in 3D, i tipi di cellule presenti e le loro proprietà di auto-rinnovamento. In questo studio i ricercatori hanno fatto crescere 22 organoidi derivati dal tessuto tumorale di 20 pazienti con cancro colorettale, per poi sequenziarne il Dna.
Hanno così visto che le mutazioni genetiche di questi organoidi corrispondevano a quelle rilevate dalle biopsie dei tumori e le analisi fatte su larga scala delle mutazioni di quel tumore. Poi, per valutare la risposta del farmaco ai cambiamenti genetici, i ricercatori hanno monitorato la reazione degli organoidi a 83 farmaci anticancro. In questo modo hanno identificato associazioni tra specifiche mutazioni e resistenze ad alcuni farmaci, alcune già note e altre nuove. Il prossimo passo ora sarà sviluppare organoidi da altre forme di tumore.
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