Lunedì 23 Dicembre 2024

Problemi di linguaggio, si può guarire con il... gioco

ROMA. Un bambino su 10 in età prescolare ha un problema di linguaggio, ma con una diagnosi precoce e una terapia a base di 'gioco' si può risolvere il problema. Lo affermano gli esperti al Congresso Nazionale della Federazione Italiana dei Logopedisti (FLI), in corso a Firenze in contemporanea con quello dei logopedisti europei. I disturbi del linguaggio, dalla dislessia a quelli del linguaggio espressivo, colpiscono insieme circa il 10% dei bambini in età prescolare, e intorno al 5-6% dei bambini in età scolare. Un numero già grande, in valore assoluto intorno ai 574 mila bambini, che però esclude il sommerso e l'incognita dei piccoli figli di stranieri, mentre in totale sono 5 milioni in Italia le persone che hanno bisogno del logopedista. Problemi che non hanno bisogno di medicine, spiega la presidente FLI, Tiziana Rossetto, ma di voce, mani e gesti del professionista. "Al centro di tutto - spiega Rossetto - c'è l'efficacia di un intervento precoce, per promuovere progressi linguistici a breve termine e per ridurre gli effetti cumulativi del ritardo di linguaggio, che può influire, e molto, sullo sviluppo emotivo e sul comportamento del bambino. Ed è qui, anche data l'età del piccoli pazienti, che il gioco ha un ruolo fondamentale''. Al centro della tre giorni di lavori, dal 7 al 9 maggio, tutti gli argomenti del mondo logopedico: dai bambini agli anziani, alle tematiche professionali oggi in discussione in Italia, in attesa della istituzione degli ordini professionali anche per le professioni sanitarie, di cui i logopedisti fanno parte. Tutto questo con una testimonial d'eccezione: Miss Italia 2014, Clarissa Marchese, fresca di iscrizione dopo la vittoria, al corso di laurea in Logopedia all'Università di Parma.

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