ROMA. La Polizia italiana ricostruisce il volto di Gesù da giovane. Per farlo ha utilizzato la stessa tecnica per creare l'identikit di Bernardo Provenzano. Gli investigatori italiani dunque sembrano essere riusciti a catturare l'immagine a partire dalla Sacra Sindone, ossia la veste posta sopra il corpo di Gesù dopo la sua morte, e ancora oggi custodita a Torino. Secondo quanto riferito dal "The Independent", questo risultato è stato possibile riducendo le dimensioni della mascella, alzando il mento e raddrizzando il naso impresso sul tessuto della Sindone. Il metodo è lo stesso utilizzato per la ricerca di criminali come Bernardo Provenzano, storico boss mafioso ricercato a partire da una foto del 1959 e individuato nel 2006. Nel caso di Gesù, però, si è fatto il processo inverso: dal viso di Gesù a 33 anni si è ricostruito il volto da giovane. Questa ricostruzione è stata fatta in occasione delle celebrazioni per l'ultima ostensione della Sacra Sindone nel Duomo di Torino. Un grande appuntamento della cristianità, questo, al quale parteciperà anche Papa Francesco il prossimo 21 giugno. Nonostante il grande sforzo, però, non sono mancate perplessità e critiche. A detta di molti, infatti, questo volto non è attendibile in quanto è stato ricostruito a partire dalla Sindone che non da tutti è attribuita a Gesù. Anzi. Secondo alcuni studiosi, infatti, già nel 1998 era stata messa in dubbio l'affidabilità della Sindone, arrivando a parlare di vero e proprio falso di epoca medievale. I credenti ovviamente hanno sempre rifiutato questa tesi, sostenendo che sulla veste erano stati ritrovati pollini specifici della sola Terra Santa.