LONDRA. Il movimento e un po' di attività sportiva possono aiutare a prevenire non poche patologie, dal diabete, ai problemi cardiaci, fino alla demenza senile. Ma contro l'obesità - inutile illudersi - non servono a nulla o quasi. Quel che s'impone è una dieta ferrea. «Basta con il mito dell'esercizio fisico», avvertono tre specialisti di fama internazionale in un editoriale pubblicato dal prestigioso British Journal of Sports Medicine e ripreso oggi con evidenza dai media del Regno Unito. I tre medici, fra i quali il cardiologo londinese Aseem Malhotra, accusano apertamente l'industria alimentare di promuovere l'illusione secondo cui fare esercizio possa compensare i danni di una dieta non sana. Non è così, almeno nei casi di obesità o comunque di significativa incapacità di controllo del peso. L'editoriale lancia quindi un appello al mondo dello sport affinchè interrompa ogni forma di associazione con gli sponsor dell'industria del tabacco, delle bibite a forte contenuto di zuccheri, ma anche del cosiddetto 'junk food': il cibo più popolare e più calorico. «Una persona obesa non ha bisogno di alcun esercizio per perdere peso - taglia corto il dottor Malhotra - deve solo mangiare di meno. La mia preoccupazione maggiore è che al grande pubblico giunga invece il messaggio che si possa mangiare quanto si vuole a patto di fare attività fisica. Questo è sbagliato e non è scientifico, non c'è modo di compensare una cattiva dieta». I tre medici autori dell'editoriale pubblicato dalla rivista scientifica britannica denunciano poi che il dibattito pubblico sulla questione del sovrappeso, ma anche di altre patologie legate all'alimentazione si focalizza «inutilmente», sul conteggio delle calorie. Mentre quel che «conta di più» - affermano - è la fonte da cui le calorie provengono. Altri esperti si mostrano tuttavia contrari a deprezzare troppo il valore dell'esercizio. «Una dieta ben bilanciata va combinata con l'attività fisica», replica attraverso la Bbc il professor Mark Baker, del National Institute of Health and Care Excellence, che subito dopo aggiunge polemico: «Sarebbe idiota escludere l'importanza dell'esercizio fisico». Anche i produttori della Food and Drink Federation britannica provano a parare il colpo: «I benefici dell'attività fisica - tuona una portavoce - non sono una montatura o un complotto dell'industria alimentare».