Domenica 17 Novembre 2024

Andare al lavoro è più stressante della giornata passata in ufficio

ROMA. Andare al lavoro è stressante ed ha effetti negativi sulle persone più della giornata passata in ufficio. In alcune città - come Roma o Londra - i ritardi sono all'ordine del giorno (succede al 78% delle persone una volta al mese nella Capitale e all'80% nella metropoli britannica) tanto che si tende sempre più ad anticipare la partenza da casa. A Roma l'8% dei lavoratori è stato costretto ad anticipare l'uscita di casa e il viaggio in andata e ritorno verso il posto di lavoro dura in media 111 minuti nella Capitale, 104 a Londra e 100 minuti a Madrid. È quanto risulta dallo studio European Commuter Survey realizzato da Ford coinvolgendo 5.503 'pendolari' in sei grandi città europee: Barcellona, Berilno, Londra, Madrid, Parigi e Roma. Dall'analisi delle interviste risulta che è maggiore il numero dei pendolari che trova stressante il viaggio (26%) rispetto a quelli che riescono a rilassarsi e trovano invece motivi di stress sul posto di lavoro (23%). Dalle risposte registrate durante lo studio, per i romani il viaggio casa-ufficio-casa crea la stessa condizione di ansia e di nervosismo che si prova dovendo traslocare, mentre per i londinesi l'effetto negativo è addirittura peggiore del farsi curare dal dentista. L'auto non risulta però il peggiore mezzo di trasporto, in quanto alle quattro ruote viene addebitato solo il 59% dei ritardi. La modalità peggiore è il treno (78% dei ritardi) seguito dai mezzi urbani (72%). L'European Commuter Survey fa anche una classifica delle peggiori città per i pendolari, e Roma si colloca al primo posto davanti a Londra e a Parigi. Nel presentare i risultati di questa ricerca alla conferenza 'Sustainable Brands' di Barcellona Andreas Ostendorf, vicepresidente di Ford Europa con responsabilità per sostenibilità, ambiente e ingegneria della sicurezza Safety Engineering, ha detto: «La società sta diventando sempre più urbana, con le città che crescono in dimensioni e numero, e abbiamo bisogno di una infrastruttura di trasporto in grado di tenere il passo con tale espansione. Ma proteggere la libertà di movimento richiede qualcosa di più di una nuova linea ferroviaria o di una nuova strada. Tutti dobbiamo lavorare insieme su una rete di soluzioni interconnesse e sostenibili per offrire una più ampia varietà di modalità di trasporto a prezzi contenuti, che siano accessibili e sostenibili. Percorsi pedonali, biciclette, autobus, treni, autoveicoli, tram, bus navetta - ha detto Ostendorf - tutte modalità che devono essere collegate e integrate per ottimizzare la mobilità urbana in futuro».

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