SYDNEY. Un drone di bassa quota e ad alta definizione sta offrendo una visione mai avuta prima di ogni impronta in un antichissimo sentiero dei dinosauri, lungo la costa nord-occidentale dell'Australia. Una squadra di paleontologi dell'Università del Queensland è a metà di un progetto per documentare centinaia di impronte, alcune mai scoperte prima, risalenti a circa 130 milioni di anni fa. Le riprese alimentano un elaborato software che può creare immagini tridimensionali dei movimenti dei dinosauri lungo la costa. Le impronte sono 'incisè nella pietra lungo un tratto di 200 km a nord di Broome. Alcune sono rotondeggianti, lasciate da sauropodi, altre sono di teropodi, con tre dita come di giganteschi uccelli. Il drone permette di avvicinarsi sopra alcuni dei luoghi più interessanti e meno accessibili del sentiero, con abbondanti riprese video, ha detto alla radio nazionale Abc il responsabile della rilevazione, Steve Salisbury della Scuola di Scienze Biologiche dell'ateneo. Documentare tutte le impronte è stato finora impossibile, perchè alcune sono situate in rocce frastagliate, inaccessibili o comunque irriconoscibili a un occhio non esercitato. Gli scienziati devono anche contendere con le enormi maree dell'area, che non solo erodono le impronte ma impongono tempi ben precisi e limitati alle ricognizioni sul campo. «A ogni nuova ricognizione, si scoprono nuove impronte o nuovi particolari », ha detto Salisbury. «Siamo riusciti a esaminare in dettaglio alcuni tratti del percorso e interpretarli. Li possiamo riportare in vita, perchè sono la documentazione di quello che i dinosauri facevano 130 milioni di anni fa», ha aggiunto.