WASHINGTON. Due caffè al giorno presi insieme al farmaco per il tumore del seno 'tamoxifen', diminuiscono i rischi di recidive del cancro almeno della metà: a rivelare i potenti effetti della caffeina e dell'acido caffeico è un nuovo studio svedese che ha esaminato 1.090 pazienti colpite dalla neoplasia mammaria. I risultati dell'indagine della 'Lund university' in Svezia confermano i dati preliminari di altre ricerche.
In questo caso - spiega il rapporto pubblicato sulla rivista Usa 'Clinical Cancer Rsearch' - sono stati esaminati non solo i dati sulle abitudini delle pazienti ma sulla patologia cellulare dei tumori: sulle 500 donne con cancro del seno positivo agli estrogeni e quindi sottoposte alla terapia usuale a base di tamoxifen, quelle che bevevano almeno due tazze di caffè al giorno hanno evidenziato metà delle recidive neoplastiche rispetto alle donne che consumano poco o niente caffè.
Secondo Ann Rosendahl e Helena Jernstroem - le due principali autrici dello studio - le pazienti più dedite alla caffeina "hanno anche avuto tumori più piccoli di dimensioni sin dalla diagnosi iniziale".
L'analisi conclude che sia la caffeina che l'acido caffeico causano un blocco nella crescita delle cellule tumorali, specialmente in combinazione con il tamoxifen. "Le sostanze nel caffe - ipotizza lo studio - 'spengono' i canali di comunicazione che ordinano alle cellule cancerose di replicarsi".
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