ROMA. La Food and Drug Administration (Fda), l'agenzia Usa che regola farmaci e alimenti, ha approvato il primo apparecchio impiantabile nella cornea dell'occhio per migliorare la vista da vicino di chi è presbite.
La presbiopia, spiega l'agenzia dal suo sito, è quel difetto della vista che cambia il potere di messa a fuoco dell'occhio, compare con il normalmente invecchiamento, tra i 40 e 50 anni, e non permette di vedere bene da vicino. Questo apparecchio è una sorta di tassello opaco, a forma di anello, pensato per i pazienti tra i 45 e 60 anni che, oltre a non aver avuto interventi chirurgici per la cataratta, non riescono a mettere a fuoco chiaramente gli oggetti vicini, le scritte piccole e hanno bisogno di occhiali da lettura con 1-2,5 diotrie, ma non di occhiali o lenti a contatto per vedere lontano. ''La presbiopia è una parte naturale dell'invecchiamento - spiega William Maisel, vicedirettore del Centro strumenti e salute radiologica dell'Fda - Questo apparecchio offre una nuova opzione per la correzione della vista da vicino per alcuni pazienti''. Lo strumento lavora bloccando i raggi di luce sfuocati periferici che entrano nell'occhio, mentre fa passare i raggi di luce centrale che penetrano attraverso una piccola apertura nel centro dello strumento, rendendo più chiari gli oggetti e meno annebbiate le scritte. Per inserirlo nell'occhio, il chirurgo usa un laser per creare una sorta di tasca nella cornea, dove vi impianta l'apparecchio, che però funziona solo per l'occhio dove è inserito, non per entrambi. Gli studi sulla sua sicurezza ed efficacia, presentati all'Fda, hanno mostrato che l'83,5% dei 478 partecipanti allo studio è riuscito a raggiungere, nell'arco di 12 mesi, un'acuità visiva di 20/40, che è quella necessaria per leggere giornali e riviste. Tuttavia può avere effetti collaterali, come causare o peggiorare la secchezza dell'occhio, flash, aloni di luce, problemi di visione notturna, vista annebbiata e gonfiore alla cornea.
Caricamento commenti
Commenta la notizia