ROMA. Grazie all'aiuto della tecnologia, ricercatori della Hebrew University di Gerusalemme sono riusciti a scoprire come il polpo riesca a coordinare i suoi otto tentacoli per spostarsi. Nella ricerca, pubblicata su Current Biology, gli studiosi spiegano che, nonostante il corpo simmetrico, il polpo sia in grado di muoversi in qualsiasi verso, qualunque sia la direzione assunta in quel momento: l'orientamento del corpo e il senso verso cui si spostano sono tra loro indipendenti.
Per scoprire i segreti di questi animali, i ricercatori hanno filmato i polpi mentre strisciavano, analizzandoli fotogramma per fotogramma. E hanno notato che il polpo sfrutta un tentacolo per spingersi su se stesso, ma che ciascun 'braccio', allungandosi o accorciandosi, spinge il corpo in una sola direzione. Proprio la capacità di poter sfruttare qualunque tentacolo per spingersi consente ai polpi di muoversi in qualsiasi verso, indipendentemente dalla direzione assunta dal corpo in quel momento. "Il polpo deve solo scegliere quale tentacolo usare per spingersi, non deve decidere in quale direzione questo tentacolo deve spingere", ha spiegato Guy Levy, co-autore della ricerca.
"I polpi usano strategie di movimento uniche, diverse da quelle trovate negli altri animali", ha spiegato Binyamin Hochner, tra gli autori della studio. Secondo gli studiosi, questa strategia deriva dalla sua evoluzione: discendono infatti da animali simili alle vongole, con una conchiglia e quasi nessuna possibilità di movimento, ma nei millenni hanno perso il loro guscio protettivo: "le loro abilità locomotorie - ha spiegato Hochner - si sono evolute in modo da essere molto più veloci di quelle tipiche dei molluschi, probabilmente per compensare la mancanza della conchiglia".
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