ROMA. Raccontare agli amici quanto si è felici spesso non è così positivo come si può pensare. Secondo una ricerca, pubblicata sulla rivista "Psychological Science", condividere con gli amici le esperienze di cui abbiamo avuto la fortuna di essere protagonisti - un nuovo lavoro, aver incontrato la persona della propria vita - può avere l'effetto di far sentire gli interlocutori "tagliati fuori". Pare infatti che nessuno abbia voglia di ascoltare le nostre sensazionali novità. "La felicità è reale solo se condivisa", recitava la scritta che Christopher Johnson McCandless (meglio noto come Alexander Supertramp), il protagonista di "Into the Wild", lasciò all'interno del Magic Bus prima di morire. Tuttavia, la ricerca adesso contraddice questa citazione: condividere con qualcuno la propria felicità non è così semplice. "Quando otteniamo ciò che vogliamo, la prima cosa che sentiamo di fare è dirlo ai nostri amici - spiega l'autore Gus Cooney della Harvard University - ma ho notato che la conversazione in cui ci 'vantiamo' di qualcosa alla fine viene ricondotta, in un modo o nell'altro, ai soliti argomenti. Mi sono chiesto se queste esperienze straordinarie che raccontiamo possano avere più lati negativi che positivi per chi ci ascolta e se le persone si siano accorte di questo 'fenomeno'". Da qui è nata l'idea della ricerca, condotta da Cooney insieme a Daniel T. Gilbert della Harvard University e Timothy D. Wilson della University of Virginia. "I partecipanti al nostro esperimento - spiegano gli autori dello studio - credevano erroneamente che l'esperienza straordinaria vissuta da loro li potesse rendere le 'star' della conversazione. Ma si sbagliavano, perché l'interazione si basa sulle somiglianze e aver avuto un'esperienza diversa li ha resi semplicemente 'distanti'". In pratica, 68 volontari sono andati nello studio di Cooney e i colleghi in gruppi di quattro. Ad un solo partecipante per ogni gruppo è stato chiesto di guardare un video interessante, recensito con quattro stelline, mentre agli altri tre è stato fatto vedere un video più scadente, con due stelle. Dopo aver visto i filmati, il gruppo si è riunito intorno ad un tavolo e ha parlato per cinque minuti. Coloro che avevano visto il video più bello (quelli che, insomma, avevano vissuto l'"esperienza straordinaria" e morivano dalla voglia di raccontarlo agli altri) hanno ammesso di essersi sentiti in disagio nella conversazione: si sentivano esclusi. Insomma, raccontare un bell'evento che ci riguarda può essere fatale e compromettere i rapporti che abbiamo con gli altri. "Quando decidiamo di condividere una determinata cosa con qualcuno, pensiamo all'impatto che potrebbe avere sulla nostra interazione sociale - spiega Cooney - se proprio aver vissuto quell'esperienza ti fa diventare una persona che non ha nulla in comune con gli altri, beh, non importa quanto bella sia, non ti renderà felice a lungo".