ROMA. Ian, Migue e Flo, tre bambini che corrono e saltano per salvare la terra dai cambiamenti climatici con l'aiuto della scienziata Valentina: sono i protagonisti di 'Ciclania', il videogame sviluppato dal centro di ricerca dell'Università di Santo Tomas a Santiago del Cile, 'per sensibilizzare gli alunni delle scuole elementari sugli effetti e le conseguenze dei cambiamenti climatici' e dimostrare che è possibile 'cambiare rotta'. "Ciclania è una rappresentazione virtuale del nostro pianeta, dove i bambini visitano la spiaggia, la campagna, la città industriale, la foresta e la città del consumo, chiamata Egópolis", spiega Mauricio Báez, direttore del progetto del 'Tekit', dell'Università di Santo Tomas, centro che si occupa dello sviluppo e del trasferimento degli strumenti tecnologici per migliorare la qualità dell'istruzione, "e dove scoprono gli effetti e le conseguenze che hanno causato il cambiamento globale". Il gioco ricorda come gli esseri umani siano solo una parte di una rete di relazioni sulla terra, e che ora per recuperarne gli equilibri danneggiati, devono bilanciare le varie forme di produzione e di consumo.
Per esempio Migue, amante degli animali, corre per vedere la nidificazione delle tartarughe poi salta e si arrampica su un albero di palma, fino a quando non arriva il nemico, il "consubot", il "robot del consumo", che gli mette un casco e gli fa sfruttare le risorse in modo irresponsabile. Il gioco si suddivide in 20 schemi, dove si possono modificare le modalità di produzione, le abitudini di consumo e altre attività umane che hanno un impatto negativo sulla natura.
Infatti, secondo l'insegnante Mariela Szwarcberg Bracchitta, che ha sviluppato la guida didattica del videogame in modo che i professori possano introdurlo nelle loro classi, "senza la partecipazione dei cittadini per modificare le loro abitudini, il cambiamento non sarà possibile".
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