ROMA. Gli anni che passano si portano dietro più di un vantaggio: la fiducia nel prossimo aumenta con l'età, gli anziani si fidano di più degli altri e questo atteggiamento - lungi dall'essere una fonte di pericolo - ha ricadute profondamente positive su benessere e felicità percepiti.
Lo rivelano due grossi studi pubblicati sulla rivista Social Psychology and Personality Science e condotti presso le Northwestern University e l'Università di Buffalo.
"Quando pensiamo alla vecchiaia spesso lo facciamo in termini di declino o perdita - sottolinea uno degli autori Claudia Haase - I nostri risultati mostrano che la fiducia aumenta e che gli anziani più fiduciosi nel prossimo sono poi coloro che mostrano un aumento di felicità e benessere negli anni".
Nella prima ricerca sono stati coinvolti quasi 200.000 individui di età compresa tra 14 e 99 anni e provenienti da 83 differenti paesi. Lo studio è stato condotto nel corso di 25 anni per considerare differenti fasi, sia di boom sia di depressione economica e quindi depurare i risultati da possibili condizionamenti socioeconomici del momento.
In tutti i casi è emerso che la fiducia interpersonale aumenta con l'età e che maggiore è il livello di fiducia nel prossimo, maggiore il grado di benessere della persona.
Nel secondo studio, invece, sono state seguite per 4 anni 1240 persone e si è riscontrato per tutte un aumento nel tempo di fiducia negli altri.
"Man mano che gli anni passano - conclude Haase - siamo più inclini a vedere gli aspetti migliori negli altri, sottovalutando piccoli grandi motivi di disappunto o delusione cui diamo tanto peso da giovani".
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