ROMA. La depressione 'dilata' la percezione soggettiva del tempo, che è come se trascorresse più lentamente, anche se chi ne è affetto è perfettamente in grado di definire un determinato intervallo temporale riferito ad eventi e oggetti esterni, soprattutto se breve. Questa la conclusione a cui è arrivato uno studio pubblicato sulla rivista Journal of Affective Disorders e condotto da un team di psicologi della Johannes Gutenberg University a Mainz, in Germania, guidati dal dottor Daniel Oberfeld-Twistel. Lo studio è una revisione di precedenti ricerche legate al tema della depressione e della percezione del tempo: in particolare sono stati presi in esame 16 studi che hanno fornito dati relativi a 433 pazienti depressi e 485 volontari sani, utilizzati come gruppo di controllo.
Analizzando nel dettaglio questi dati i ricercatori hanno scoperto che, rispetto alle persone sane, nelle persone depresse la percezione soggettiva del tempo era più lenta, mentre quando veniva chiesto ai partecipanti di valutare intervalli di tempo precisi, come ad esempio la lunghezza di un film in minuti, premere un tasto per cinque secondi o indovinare la durata di due suoni, i risultati ottenuti erano esattamente gli stessi sia in chi era depresso che in chi non lo era.
«Abbiamo trovato forti indicatori che negli individui depressi la sensazione soggettiva di passare del tempo si differenzia dalla capacità di valutare l'effettiva durata di eventi esternì, spiega il dottor Oberfeld-Twistel, che evidenzia anche come i risultati della ricerca siano in linea con quanto riferiscono psichiatri e psicologi in ospedali e studi privati, secondo cui i pazienti riportano spesso durante le sedute la percezione che il tempo vada avanti lentamente, trascorra al rallentatore. Oberfeld-Twistel aggiunge come molto ancora in futuro occorra approfondire il legame tra percezione del tempo e depressione. Ad esempio, rileva lo studioso, poco ancora si sa su come agiscano sulla percezione del tempo da parte delle persone depresse i farmaci antidepressivi e la psicoterapia. Secondo l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), 350 milioni di persone di tutte le età soffrono di depressione nel mondo, 2,6 milioni delle quali in Italia, secondo l'indagine "Tutela della salute e accesso alle cure" condotta dall'Istat. Ciò fa di questa patologia una delle principali emergenze di salute pubblica, anche perchè strettamente correlata con un'altra problematica, quella dei suicidi.
Caricamento commenti
Commenta la notizia