ROMA. La rivoluzione della fruizione televisiva è in atto e Twitter, da pioniere, continua a cavalcare il fenomeno della 'social tv' lavorando ad una piattaforma parallela, una specie di timeline 'ad hoc', che raccoglie in tempo reale tutte le informazioni collegate ad uno show televisivo. Negli ultimi anni i «cinguettii» di milioni di telespettatori sono entrati nel computo degli ascolti; il microblog è usato come mezzo per lanciare anteprime televisive; sugli schermi tv scorrono sempre di più gli 'hashtag' ufficiali per parlare di una trasmissione su Twitter. Allora la piattaforma vuole rendere ancora più immersiva questa esperienza. E nasce l'esperimento della 'Tv timeline', di cui svela in anteprima qualche dettaglio il blog Mashable. Il meccanismo è semplice: non appena un utente twitta qualcosa che ha a che fare con un programma in onda, il nome di un personaggio o un hashtag, Twitter invita ad entrare nella conversazione attraverso una pagina dedicata. Accettando, si entra in una sorta di Twitter parallelo che «elimina» altre conversazioni di fondo e mostra all'utente solo contenuti relativi a quel programma: commenti, foto e video pubblicati dai media o dagli account ufficiali della trasmissione. In pratica, Twitter ipotizza che chi frequenta il microblog per commentare un programma in onda, difficilmente sia interessato anche ad altri argomenti di conversazione. Questa novità potrebbe essere disponibile solo per l'app su smartphone, non per la versione del microblog da computer. Questa mossa confermerebbe così l'obiettivo di Twitter di rivolgersi a quei milioni di spettatori tv che dal divano guardano film, serie, show, reality e con il telefono o il tablet contemporaneamente ne parlano sui social network. Insomma, contribuiscono al fenomeno della 'social tv'. Per ora l'iniziativa è una delle tante sperimentazioni di Twitter per tastare il polso degli utenti ma anche per cercare di guadagnare iscritti - che l'ultima trimestrale ha registrato in calo - e profitti. Infatti se la funzione 'Tv Timelinè fosse lanciata non è escluso che possano essere inseriti i 'cinguettii a pagamentò, quelli sponsorizzati. Il fenomeno della social tv iniziato negli Stati Uniti è cresciuto molto anche in Italia. I dati di Nielsen Twitter Tv Ratings indicano che nel nostro Paese a settembre scorso erano stati registrati 2,6 milioni di tweet relativi a programmi televisivi, con 240 mila persone che hanno twittato almeno una volta su quello che stavano guardando.