WASHINGTON. Le famigerate 'placche amiloidi' nel cervello, considerate segni precursori del morbo di Alzheimer, inizierebbero a formarsi già a 20 anni: a scoprirlo un gruppo di studiosi della Northwestern University di Chicago che hanno analizzato i tessuti cerebrali di poco meno di 50 persone decedute tra i 20 ed i 99 anni di età, e che hanno pubblicato lo studio sulla rivista specializzata 'Brain'. Secondo gli scienziati, guidati Chagiz Guela, «le implicazioni di questa osservazione sono che se si vuole prevenire che queste placche finiscano per 'circondare' i neuroni dei malati, dobbiamo intervenire prima dell'invecchiamento, e tentare di spazzarle via in giovane età», ha detto Guela.
L'Alzheimer altro non è che una demenza presenile di tipo Alzheimer, demenza degenerativa primaria di tipo Alzheimer o semplicemente Alzheimer. E' la forma più comune di demenza degenerativa progressivamente invalidante con esordio prevalentemente in età presenile (oltre i 65 anni, ma può manifestarsi anche in epoca precedente).
Il sintomo precoce più comune è la difficoltà nel ricordare eventi recenti (perdita di memoria a breve termine). Con l'avanzare dell'età possiamo avere sintomi come: afasia, disorientamento, cambiamenti repentini di umore, depressione, incapacità di prendersi cura di sé, problemi nel comportamento. Ciò porta il soggetto inevitabilmente a isolarsi nei confronti della società e della famiglia. A poco a poco, le capacità mentali basilari vengono perse.
Caricamento commenti
Commenta la notizia