ROMA. Se a casa mamma e papà lavano i piatti a mano invece che affidarsi alla comoda e più efficace lavastoviglie che 'sterilizza' tutto, a guadagnarci potrebbe essere la salute dei più piccoli: infatti lavare a mano le stoviglie potrebbe dimezzare il rischio di sviluppare un'allergia tra i bambini, probabilmente proprio perché questa tipologia di lavaggio è meno precisa e lascia tracce di 'sporco' fortificando le difese immunitarie dei più piccini.
Lo rivela uno studio svedese appena pubblicato sulla rivista Pediatrics. La ricerca è stata coordinata da Bill Hesselmar dell'Università di Göteborg.
Hesselmar ha coinvolto circa 1000 bambini ed ha indagato la presenza di malattie allergiche (asma, febbre da fieno, eczema etc) in relazione a una serie di comportamenti dei genitori, per verificare la cosiddetta ''teoria dell'igiene'', e cioè che esporre i bambini a eccessive misure igieniche può aumentarne il rischio di malattie tra cui allergie appunto.
Gli esperti hanno quindi raccolto molte informazioni sulle abitudini dei genitori del loro campione (tipo di cibi proposti ai figli, per esempio cibi fermentati come lo yogurt), luoghi preferenziali di acquisto degli alimenti (prodotti di filiera o prodotti di fattora, piccola distribuzione locale), abitudini domestiche quali l'uso della lavastoviglie o invece l'abitudine a lavare i piatti a mano, un sistema di certo meno efficiente sul fronte igienico.
Ebbene è emerso che la frequenza di allergie pediatriche è dimezzata tra i bambini i cui genitori non adoperano la lavastoviglie e lavano sempre i piatti a mano.
Questo studio non indica una relazione causa-effetto tra lavastoviglie e rischio di allergie, ma suggerisce una possibile relazione - da indagare con ulteriori studi - tra la perfezione della pulizia offerta dall'elettrodomestico (e quindi l'eliminazione totale dei germi) e comparsa di malattie allergiche.
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