ROMA. Nell'era delle smart tv, trasformare la propria televisione in una di nuova generazione sembra essere diventato più semplice di quanto si pensi. Tutto possibile grazie a Raspberry Pi. Si tratta di una schedina di dimensioni molto contenute, poco più di 8×5 cm, dotata di un processore ARM a 700MHz, 512MB di RAM ed una serie di ingressi ed uscite. La scheda presenta al suo interno anche altri connettori come ad esempio quello per un pannello lcd (DSI) o per la webcam (accessorio per Raspberry Pi). C'è anche un “pettine” (GPIO) che serve a poter connettere circuiti esterni da comandare dal Raspberry. Quest’ultima funzionalità altro non è che il “General Purpose Input/Output”. Ciò rende possibile l’utilizzo della scheda per applicazioni elettroniche simili a quelle realizzabili con il noto “open hardware” Arduino. Questa scheda ha riscosso un grande ed inaspettato successo in giro per il mondo, per tre ragioni in particolare: - Costo contenuto: la sola scheda, infatti, costa 38 euro - Le dimensioni molto contenute - Il bassissimo consumo di potenza elettrica (meno di 5W) L'uso in "modalità desktop" di questa scheda risulta molto limitato. Piuttosto, Raspberry risulta abbastanza efficace per trasformare un hard disk in un disco di rete (NAS), realizzare un piccolo web server, un media server domestico, trasformare una tv in una smart tv, realizzare un sistema di video sorveglianza, una console arcade per retrogaming, un computer da automobile.