WASHINGTON. Una siccità epocale colpirà le terre dell'Ovest degli Stati Uniti nella seconda parte del secolo, producendo cambiamenti catastrofici per la vivibilità di tutta l'area, dovuti ad una massiccia carenza di acqua, e agli effetti su tutto l'ecosistema e l'agricoltura. Il pronostico viene dagli accurati modelli della Nasa, che accusano l'effetto serra della mutazione climatica in arrivo: le probabilità di una 'mega-siccità' che duri almeno 35 anni e colpisca il Sud-Ovest e le Grandi Pianure entro il 2100 - prevede il rapporto - sono ore superiori all'80%, se il mondo continuerà nella sua traiettoria per quanto riguarda le emissioni di gas nocivi. Autori dello studio - pubblicato sulla rivista specializzata 'Science Advances' - sono scienziati della Nasa , della Columbia e della Cornell university, che hanno osservato: anche se i diversi paesi riducessero le emissioni di metà degli obiettivi prefissati, le probabilità di una mega-siccità nelle Grandi Pianure scenderebbero solo al 60-70% e rimarranno comunque all'80% per l'Ovest. «Anche in questo scenario vediamo abbstanza effetto serra da spingerci verso la peggiore siccità per la regione da quella sofferta nel Medio Evo», ha osservato Benjamin Cook, autore dello studio al Nasa Goddard Institute di New York. La ricerca mette in guardia dal crescente pericolo di una tale secchezza della vegetazione da produrre incendi di vaste proporzioni in parte della California e nel sud dell'Arizona.