PALERMO. Il web è come un iceberg e noi vediamo solo parte della punta. Uno dei dogma del web marketing e del Seo (Search Engine Optimization, ottimizzazione per i motori di ricerca, ndr) recita: «Se non sei su Google non esisti». Mantra riportato anche da Raffaele Visintin nel suo libro 'Dalla A al Seo: Esci dalla crisi con i Social Networks', nel quale ci spiega perché il colosso di Mountain View sia il «leader massimo» delle ricerche online; il motore di ricerca per eccellenza. «Ogni giorno - si legge -, ci impegniamo per essere presenti nelle sue directory con un posizionamento sempre più soddisfacente". Il sacro Graal delle ricerche, con un indice che supera gli 8 miliardi di pagine. I motori di ricerca tradizionali come Yahoo, Live, Bing, Ask e lo stesso Google (tra i più usati) riescono a mostrarci, attraverso dei complessi algoritmi, solo circa il 5% dell'Internet. «Se non ci sei fai» potresti far parte di quell'invisibile ignorato dai motori di ricerca, noto come 'deep Web' e 'dark Web'. A spiegarcelo Chris White, program manager di Memex: nuovo motore di ricerca in grado di passare al setaccio non solo tutto il web regolare, ma soprattutto quello invisibile, il restante 95%. Creato da 17 squadre di ricerca in collaborazione con il DARPA (Defence Advanced Research Projects Agency), agenzia governativa del Dipartimento della Difesa americano incaricata dello sviluppo di nuove tecnologie per uso militare, promette di dare accesso alla totalità di contenuti presenti sul vasto universo Internet. Secondo il Darpa negli ultimi due anni negli Usa sono stati postati 60 milioni di annunci di trafficanti. Memex nasce con lo scopo di creare una mappa dettagliata dei contenuti web più 'oscuri': «Gli annunci 'celati' per capire da dove partano», spiega White. Uno strumento efficace di cui le forze dell'ordine e quelle militari si possono dotare per scovare la rete di attività illegali come la pedopornografia, il traffico di esseri umani, il cyberspionaggio, il cyberterrorismo, o domini come il noto 'Amazon delle droghe', Silk Road, che come la gran parte di siti illeciti usano il software di anonimato Tor.