ROMA. Sposarsi in Italia in formula Ww, wedding on wine. È il sogno di molti stranieri enoappassionati che sempre più spesso individuano una chiesetta nella tenuta di un'azienda vitivinicola, o un territorio evocativo dell'italian dream (Langhe, Venezia, Toscana, Umbria, Marche, Salento, Sicilia, per citare quelli con più appeal internazionale), e portano testimoni, genitori, e qualche amico, per pronunciare il fatidico sì sotto il segno di Bacco e di Cupido. Matrimoni Doc, dunque, in un vero e proprio boom in Italia, da Nord a Sud.
«Il target è alto, chi fa questa scelta per lo sposalizio è un habituè del turismo intelligente - dice Laura Chiarlo, anima di Palas Cerequio, resort a La Morra nel cuore delle Langhe e uno
dei cru del Barolo - coppie che hanno cultura, sono informatissimi e con Ipad in mano selezionano chef stellati, visite ai musei, tour guidati, negozi gourmet. E per gli amanti del vino Alba è conosciuta come Roma. Il resort è organizzato per ogni richiesta: forniamo anche il prete. E fiori, sarto, parrucchiere, tour in mongolfiera, auto d'epoca. Questi sposini vogliono sentirsi a casa pur essendo mediamente a 6 ore di aereo da lì, e vogliono vivere questa occasione festosa in modo glamour. Un sogno nel cassetto che in un weekend si può realizzare con una spesa che parte dai 5mila euro fino a 20mila. Nel 2014 abbiamo avuto 8 matrimoni e diverse Nozze d'oro, anniversari. Questa primavera sono già prenotate 4 coppie ma è l'estate il periodo più richiesto».
I numeri dei wedding on wine sono più alti nel Veneto e a Montalcino e nel Chianti, mete di ogni enoappassionato, e talvolta più low cost. «Da noi la cerimonia nuziale può avvenire in cantina - racconta Donatella Cinelli Colombini, produttrice del Casato Prime Donne e ideatrice del Movimento Turismo del Vino - e costa 500 euro come all'aperto. La
clientela dei wine wedding è soprattutto estera e Nord Europea: inglesi e scandinavi. I mesi preferiti sono giugno, luglio e settembre. Solitamente il matrimonio avviene al calare del sole all'aperto in un punto panoramico. La cantina può ospitare gli aperitivi a buffet, il taglio della torta oppure il ballo dopo il pranzo di nozze. Più frequentemente la cantina e i vigneti sono set fotografici per gli sposi e forniamo i vini per il banchetto. Sono proprio questi ultimi due aspetti quelli che attraggono maggiormente gli sposi nelle nostre cantine».
«Si sono sposati da noi olandesi, austriaci, persino brasiliani ma anche italiani - conclude Giulia Zingarelli, responsabile dell'accoglienza per il resort 'Riserva di Fizzanò dell'azienda
Rocca delle Macie - affascinati dal borgo che risale all'anno Mille e sorge in cima ad una collina circondata da vigneti e uliveti con un colpo d'occhio a 360 gradi che abbraccia le
colline del territorio del Chianti Classico, in provincia di Siena. La chiesa è di piccole dimensioni, raccoglie poco più di 10 persone, ma dopo la cerimonia per pochi intimi la festa si sposta tra parco e vigna».
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