NEW YORK. Oltre a cannoni, fucili e sciabole, dalla nave del celebre pirata Barbanera si stanno recuperando oggetti 'insospettati': una serie di strumenti medici che mostrano come la salute della ciurma venisse curata anche al di là delle ferite da taglio e delle esplosioni. Gli archeologi al lavoro sul relitto della Queen Annès Revenge, ritrovata negli anni '90 al largo del North Carolina, hanno riportato in superficie diversi reperti che mostrano come il medico di bordo fosse impegnato a curare i sintomi anche di malattie come lo scorbuto, la dissenteria amebica e la sifilide. Tra gli strumenti più singolari recuperati finora c'è un clistere a pompa, e anche una siringa uretrale, per iniettare nell'uretra del malato del mercurio, che all'epoca si riteneva fosse curativo per il 'mal francese'. Molti degli strumenti recuperati hanno inciso il marchio di ditte che avevano sede in Francia, ha riferito al Washington Post un'archeologa impegnata nelle ricerche, che finora hanno raggiunto la sezione media della nave e che stanno procedendo verso il fondo dello scafo, dove prevedibilmente, affermano gli esperti, sarà possibile trovare altri strumenti medici. Anche se poco si sa circa la sua vita, si pensa che il pirata "Barbanera" sia nato a Bristol, in Inghilterra. Egli fu un marinaio su una nave privata durante la Guerra della Regina Anna prima di stabilirsi nell'isola bahamiana di New Providence, base del capitano pirata Benjamin Hornigold, alla cui ciurma Teach si unì nel 1716.