Sabato 16 Novembre 2024

Celiachia: possibile una farina che "inganna" l'intolleranza

ROMA. Si è aperta una nuova speranza per migliorare la qualità della vita dei celiaci: un gruppo di ricercatori dell'Isa (Istituto di Scienze dell'Alimentazione) - CNR di Avellino ha messo a punto un metodo scientifico innovativo che consente di detossificare la farina, nascondendo all'organismo le tossine del glutine ed evitando così la reazione infiammatoria. «Un'alterata risposta infiammatoria verso il glutine è alla base della patologia celiaca. La strategia innovativa sviluppata al CNR consiste in un trattamento enzimatico »food grade« effettuabile direttamente sulle farine o semole di grano in grado di mascherare le sequenze tossiche del glutine», spiega Mauro Rossi ricercatore senior dell'Istituto di Scienze dell'Alimentazione del Cnr. Lo studio promette di mantenere inalterate le proprietà organolettiche dei cibi: «Con questa formula il glutine non viene più riconosciuto dai linfociti responsabili dell'infiammazione. Da un punto di vista tecnologico ed organolettico non ci sono differenze sostanziali con la normale farina. Grazie alla collaborazione con un gruppo aziendale interessato allo sviluppo commerciale del »trovato« - spiega il ricercatore- CNR si sta avviando ora il trial clinico in collaborazione con il Policlinico Umberto I di Roma per la validazione definitiva della strategia». I risultati della farina detossicata sono previsti prima dell'estate e si auspica che entro l'anno venga immessa sul mercato a disposizione della crescente popolazione dei celiaci: si stima che 1 su 100 in Europa e Stati Uniti siano intolleranti al glutine. In Italia i celiaci diagnosticati sono 150mila (fonte AIC, 2013) su un totale di circa 600mila persone potenzialmente intolleranti al glutine (1% della popolazione).

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