ROMA. Scoperto nel cervello l'interruttore delle paure: è il circuito nervoso responsabile dei disordini dell'ansia e delle fobie che nel mondo colpiscono 40 milioni di adulti, fino a rendere impossibile affrontare semplici azioni quotidiane, come guidare l'automobile, andare in ascensore o prendere l'aereo. Pubblicata su Nature, la scoperta si deve a due gruppi indipendenti, guidati da Bo Li, del Cold Spring Harbor Laboratory (CSHL) a New York e da Gregory Quirk, dell'università di Puerto Rico e apre la strada allo sviluppo di nuove cure per questi disturbi. Individuato nei topi, il circuito svolge un ruolo chiave nell'organizzazione della memoria dei ricordi traumatici. È difficile immaginare, rilevano gli autori, che un'emozione intangibile come la paura sia codificata all'interno di circuiti nervosi ma invece è memorizzata e organizzata in un'area specifica del cervello. «In precedenti ricerche? spiega Li - abbiamo scoperto che l'apprendimento della paura e del relativo ricordo sono gestiti dalle cellule nervose nell'amigdala centrale». Ora i ricercatori hanno scoperto che l'amigdala centrale è governata a sua volta da un gruppo di neuroni che formano il nucleo paraventricolare del talamo (pvt), una regione del cervello estremamente sensibile alle sollecitazioni che agisce come un sensore sia alla tensione fisica sia a quella psicologica. Queste due aree sono collegate da 'messaggeri chimici', molecole siglate con bdnf, già note per essere implicate nei disturbi d'ansia. La molecola bdnf è un fattore di crescita che svolge un ruolo importante nello stimolare la nascita di nuovi neuroni e nuove connessioni tra questi, secondo gli autori potrebbe diventare il bersaglio di nuovi farmaci per il trattamento dell'ansia e delle fobie.