Lunedì 23 Dicembre 2024

Giano il pesce "bifronte": è l'antenato di uomini e squali

ROMA. È un pesce preistorico 'bifronte' l'antenato comune di uomini e squali, ossia di tutti i vertebrati dotati di mandibola: vissuto 415 milioni di anni fa è stato chiamato Janusiscus, come il dio romano a due facce Giano. Scoperto in Siberia, contrariamente a quanto si credeva finora, non somiglia affatto agli squali. È descritto su Nature dal gruppo coordinato da Martin Brazeau, dell'Imperial College London, e da Sam Giles, dell'università di Oxford. All'esame esterno del cranio, il fossile sembra appartenere ai pesci ossei (osteitti) un gruppo che comprende merluzzo e tonno, nonché tutte le creature terrestri con spina dorsale. Ma esplorando il fossile all'interno, grazie alla tomografia computerizzata, i ricercatori hanno scoperto che la struttura interna della scatola cranica ricorda quella dei pesci cartilaginei (condritti) come squali e razze. ''Questo fossile ci offre uno sguardo intrigante 'dell'era dei pesci', quando gruppi di vertebrati cominciarono a decollare in senso evolutivo'' ha detto uno degli autori, Matt Friedman. Il pesce Giano, rileva Giles, ''ha un mix di caratteristiche che oggi sono presenti nei pesci cartilaginei e strutture simili ai pesci ossei''. Cruciale per svelare la vera identità del fossile è stata la tomografia computerizzata che ha 'tagliato' e scomposto virtualmente la scatola cranica del pesce preistorico. Questa tecnica è stata utilizzata anche per costruire un modello virtuale in 3D del fossile, permettendo di esaminare nei dettagli le sue caratteristiche interne ed esterne. È stato così possibile confrontare anche le tracce lasciate dalla reti di vasi sanguigni e nervi, del diametro inferiore a un centesimo di centimetro, con reti analoghe nei vertebrati con mandibola, compresi squali e pesci ossei.  

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