ROMA. Riscritta l'origine degli asteroidi: i più primitivi sono nati almeno 4 miliardi di anni fa come 'prodotto' dei violenti scontri fra 'embrioni' di pianeti e non sono, come si credeva, i 'mattoni' iniziali del Sistema Solare in via di formazione. Sono i risultati di un lavoro, pubblicato su Nature da un gruppo coordinato da Brandon Johnson dell'università statunitense di Purdue, che aiuta a ricostruire la storia della formazione dei pianeti.
I meteoriti, ossia i 'sassi' cosmici che cadono o sono caduti sul nostro pianeta, sono dei 'testimonì capaci di raccontare la storia dell'intero sistema solare sin dalla sua origine. La stragrande maggioranza di questi meteoriti, detti condriti, hanno una particolarità: sono costituiti da piccole e particolari sfere di roccia fusa chiamate 'condrule' la cui origine non è mai stata ben compresa. «Capirne l'origine - ha spiegato Jay Melosh, uno degli autori dello studio - è come spiare nel buco di una serratura: non riesci a vedere tutto quello che c'è nella stanza ma puoi avere un'immagine nitida di una sua parte. In questo caso, un fotogramma delle primissime fasi del sistema solare».
Secondo molti ricercatori, i meteoriti sarebbero dei frammenti ancora intatti dei pianeti nelle loro primissime fasi di formazione. Analizzando però le particolari sfere che ne costituiscono la struttura e creando dei modelli al computer sulla loro possibile origine, i ricercatori americani suggeriscono ora che i meteoriti di questo tipo sarebbero invece stati formati dall'enorme calore degli impatti tra i pianeti in formazioni. Quindi i meteoriti di questa tipologia non sarebbero frammenti degli embrioni dei pianeti bensì sono materiali creatisi dagli scontri tra pianeti. Una sorta di 'sottoprodotto elaborato' ben diverso da quanto ritenuto finora e che trasformerebbe quanto sappiamo sulle prime fasi del sistema solare, come la dinamica che ha portato alla creazione di pianeti, comete e asteroidi.
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