PALERMO. Era il mese di giugno del 1956 quando il regista Camillo Mastrocinque cominciò le riprese del film «Totò, Peppino e la malafemmina». Una delle scene memorabili mostra i due amici alle prese con un vigile al quale chiedono informazioni in una lingua incomprensibile: «Noio... volevam... volevàn savoir... l'indiriss… ja». Risate a parte, è capitato a tutti di trovarsi a dover dare o ricevere informazioni in una lingua sconosciuta. Fortunatamente internet ha agevolato molto la comprensione tra stranieri, in rete si trova di tutto e spesso anche quando ci si imbatte in siti dalle scritture esotiche, come il cinese o il giapponese, esistono validi strumenti per la traduzione simultanea. Non sono ancora affidabili al cento per cento, ma danno un aiuto consistente, quantobasta per capire il senso delle frasi. Una volta si usava il vocabolario, dove trovavi anche le frasi fatte, in base al contesto in cui ci si trovava. Poi è arrivato internet e tutto è cambiato. Dai primi siti in grado di tradurre piccoli testi il livello è cresciuto ed oggi esistono anche sistemi automatici di traduzione integrati sui browser che consentono di visualizzare i siti nella lingua preferita. I software sono costantemente in aggiornamento ed i miglioramenti arrivano anche dalla community, dato che molte piattaforme, come ad esempio il traduttore automatico di Google, offrono ai più esperti, professori e madrelingua, la possibilità di contribuire a ottimizzare l’algoritmo traducendo frasi create ad hoc dal sistema, messe poi in relazione con quelle tradotte da altri utenti. Il software prende in considerazione il maggior numero di risposte uguali per raggiungere l’obiettivo di una traduzione più corretta possibile. Algoritmi linguistici sono disponibili anche sui social network, come facebook, che mostra adesso un tastino per la traduzione. Ultimo arrivato è il software Google World lens, affiancato da Conversationmode, due implementazioni nate per gli smartphone che cambieranno il nostroapproccio all’estero. Con World lens adesso basterà inquadrare un cartello o un testo di un giornale ad esempio, per visualizzarlo sul display del cellulare con i testi scritti in un’altra lingua, mentre Conversation mode si può parlare al microfono per avere la traduzione vocale.