ROMA. Arriva in Europa un altro dei farmaci di nuova generazione che promettono di rivoluzionare il trattamento dell'epatite C, che solo in Italia colpisce oltre 1 milione di persone: la Commissione Europea ha infatti autorizzato l'immissione in commercio del trattamento dell'azienda farmaceutica AbbVie. Si tratta di una terapia completamente orale, priva di interferone e di breve durata per il trattamento dell'epatite C di genotipo 1, il tipo più diffuso in Usa e in Europa occidentale. Lo rende noto l'azienda produttrice. Sperimentazioni cliniche di fase 3 su 2.300 pazienti hanno dimostrato la capacità del farmaco di curare il 95%-100% dei pazienti affetti da epatite cronica di genotipo 1. Questo regime privo di interferone completamente orale è stato inoltre approvato per il trattamento dei pazienti con co-infezione HIV, pazienti che ricevono terapia sostitutiva con oppioidi e pazienti sottoposti a trapianto epatico. Questo trattamento si basa sull'azione di tre diversi agenti antivirali ad azione diretta, ciascuno caratterizzato da un diverso meccanismo contro l'epatite C nelle varie fasi della replicazione virale. Sarà ora l'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) a definire l'iter per la futura disponibilità del nuovo farmaco in Italia. A livello globale, l'Epatite C colpisce oltre 160 milioni di persone, con 3-4 milioni di nuovi casi di infezione l'anno e 350 mila persone muoiono ogni anno per HCV. In Italia, questa malattia colpisce oltre 1 milione di persone, con 1.000 nuovi casi e 9.000 decessi ogni anno. La spesa totale delle patologie correlate all'HCV è di oltre 1 miliardo di euro all'anno.