ROMA. Il perché le zebre abbiano le strisce bianche e nere si arricchisce di una nuova teoria. Secondo una ricerca della University of California (UCLA) pubblicata su Royal Society Open Science, le caratteristiche strisce potrebbero aiutare questi animali a restare più freschi nella calura africana. Secondo gli scienziati, le differenze tra chiaro e scuro assorbono e rilasciano il calore, creando così correnti d'aria rinfrescanti.
Gli scienziati hanno studiato 16 diverse comunità di zebre del centro e del sud dell'Africa, prendendo in considerazione 29 variabili ambientali, tra cui la presenza di mosche tse tse, la vegetazione, il clima. E hanno scoperto che le strisce sono correlate alle temperature e alle precipitazioni dell'ambiente in cui gli animali vivono. I ricercatori hanno notato che le zebre hanno più strisce nelle zone dell'equatore (dove le temperature sono più elevate), mentre ne hanno meno nel sud dell'Africa, dove il termometro resta più basso.
Secondo i ricercatori, le zebre, più degli altri animali, hanno bisogno di un meccanismo che le aiuti a restare fresche perché pascolano per tutto il giorno, restando così più a lungo nella calura. Questa scoperta suggerisce che le strisce aiutino le zebre a regolare la loro temperatura corporea, più che a scacciare i predatori o le mosche tse tse, come suggerito da altre teorie.
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