ROMA. Al gentlemen della prossima edizione di Pitti Uomo, la n.87, in programma a Fortezza da Basso, a Firenze, fino al 16 gennaio, piace camminare all'aria aperta. Ed è proprio questo il tema della nuova edizione del salone maschile di gennaio, le cui proposte (stavolta presenti infatti molte aziende di calzature tra 1115 brand partecipanti), dalle prime immagini pervenute, sembrano puntare su uno stile urbano, chic ma informale, pratico per l'outdoor e i viaggi ma lussuoso, segni che caratterizzeranno il guardaroba maschile 'vero' dell'autunno/inverno 2015-16. Il nuovo gentleman indossa vestiti dalle linee asciutte, dal fit sempre più slim (Paoloni, Manuel Ritz): i pantaloni aderenti, a tubo, corti al malleolo e le giacche strette, o morbide e donanti alla figura maschile (la collezione Tailored di Tommy Hilfiger, F.A.M.E., ispirata ai protagonisti dell'arte newyorkese, dalla fotografia con Richard Avedon fino alla scena jazz degli anni '50 a New York, proporne vestiti da red carpet strutturati con il bottone della giacca che tira. Uno stile che piace alla nuova clientela giovane, ma che rappresenta un indicatore indiscutibile dei tempi di crisi che viviamo, come insegna la storia passata del costume femminile che vede accorciare gli orli delle gonne nei periodi di guerra e allungarsi in quelli di benessere. Lo stile del nuovo gentlemen è rilassato per via del felice connubio tra sportswear e sartoriale, che mischia i materiali in modo sempre più sofisticato: lane abbinate a pelle e nylon, seta e cashmere assieme, per un comfort «senza quei noiosi pallini sulla maglieria». Giacche e capospalla coniugano tessuti sportswear e fodere di lusso, in cachemire o in pelliccia. Torna il cappottino corto, stretto, anni '70, alla Gigi Rizzi (Landini), e segna la ricomparsa del casentino (Roy Roger's e Paoloni). E ancora tessuti dalle mani mosse diventano capispalla perfetti per vivere all'aria aperta. Giacche e pantaloni dalla vestibilità asciutta scelgono morbide lane a quadri grandi e piccoli, puntando su abbinamenti inusuali. Focus su lane pregiate (Cucinelli), da classici quali flanella cardata e più leggeri pesi di lane stretch, fino a temi di micro e macro fantasie a colori rivisitate con trame jacquard, stampe e ricami. Un lusso caldo e sensoriale fatto di filati mossi, tessuti bouclè, effetti dalla mano corposa. Il nuovo guardaroba invernale racconta di viaggi ad Aspen o a St.Moritz, con piumini in pelle d'agnello con inserti in pelliccia, maglieria in puro cachemire, parka waterproof traspiranti in cotone canvas dalle forme over (Dekker, Bogner, Herno, Husky), montgomery multitasche (Malbrun) e sfoderati con interni staccabili, giacconi e field jacket double in nylon e lana stampata. Capi che prendono spunto dal mondo country, dove tessuti lanieri dall'aspetto raw incontrano pelli di montone, pelle stampata cervo, flanelle denim e nylon imbottito e/o trapuntato. E anche se la parola dandy è polverosa, a questo tipo di uomo duro a sparire, molti brand dedicano cappelli, papillon (Jaggy li fa dello stesso tessuto dei pantaloni, da Tibi Tie sono a spilla) e pochette in stampe che mischiano pois e Principe di Galles, tartan e denim. Il gilet a stampa cravatta è un must per L.B.M. 1911. Per il look di questo gentlemen che guarda alla Swinging London, le scarpe sono determinanti: stringate da businessman rifinite a mano in pellami che scoprono inedite sfumature di colore, dal mirtillo al marsala, dal prugna al muschio fino al nero. Toni diversi sulla tomaia e alte suole in gomma extralight per una camminata soft. Tecniche e dettagli artigianali, lavorazioni anticate, design su francesine e derby bicolore dalla punta orgogliosa o sui tronchetti dalla linea pulita (Harmont&Blaine). Vitelli lisci, martellati, o spazzolati si affiancano al vitello scamosciato, alla nappa e al cervo (Pantofola d'Oro, Geox). Immancabili, i pregiati coccodrillo e struzzo. Infine, in omaggio a walkbout, tema- guida del salone, Roy Roger's ospita lo shoeshiner Jock Kennedy sciuscià londinese che svelerà i suoi segreti per lucidare le scarpe.