PALERMO. Il futuro della connettività indossabile è legato al polso, che resta indubbiamente il posto più comodo dove posizionare strumenti di controllo da tenere sempre a portata di mano. Non a caso è qui che portiamo l’orologio che quando fu inventato comportò una vera e propria rivoluzione: finalmente lo spazio temporale divenne tangibile ed i minuti diventarono preziosi come non mai. Migliorarono tutte le attività legate ad una gestione cronologica e furono ottimizzati i tempi produttivi. Il solo fatto di poter avere un controllo così efficace ed immediato del tempo a disposizione segnò un cambiamento radicale nelle abitudini di chiunque. Solo negli ultimi anni, questo oggetto, diventato nel frattempo anche un ornamento, ha perso un po’ di appeal, tradito dalla presenza di un orologio sui display dei cellulari, ormai compagni imprescindibili di qualunque tasca.
Ma l’anno appena cominciato porterà un’ondata di innovazioni che si ripercuoteranno proprio sul polso, conteso da orologi tradizionali, braccialetti elettronici, cinturini digitali e dagli attesissimi smartwatch. La conferma arriva da Las Vegas, dove, in occasione del Consumer Electronics Show, sono state presentate le tecnologie che influenzeranno i mercati nei prossimi mesi. Tra tutti i prodotti sottoposti all’attenzione del pubblico sono stati proprio quelli dedicati alla tecnologia wearable, indossabile, a catturare l’interesse. In particolare sembra che l’attesissimo Watch di Apple, previsto per il mese di marzo, abbia fatto scoccare la scintilla inducendo tutti i maggiori produttori del mondo a proporre qualcosa di simile. Un po’ come accadde quando fu presentato il primo iPad, precursore dei tablet prodotti poi da tutti i marchi più famosi.
La coreana LG ha presentato un prototipo, basato su WebOs, realizzato in collaborazione con Audi, che preannuncia una nuova svolta epocale. Prologue piloted driving è un modello di vettura futuristica interfacciata con lo speciale smartwatch attraverso il quale è possibile mettere in moto la vettura a distanza, guidandola come si fa con un giocattolo radiocomandato. Scelta condivisa anche da altri marchi come Volkswagen, Bmw e Hyundai, supportate dal Samsung Gear S e dal sistema operativo Android Wear di Google. Le vetture di prossima generazione quindi saranno le prime ad usufruire della tecnologia condivisa delineata dall’internet delle cose. Anche Sony ha approfittato del salone statunitense perproporre la nuova versione dello SmartWatch 3, interamente in acciaio lucido; punta agli sportivi di classe con l’app Golfshot dedicata ai giocatori di golf.La tendenza però sembra dividersi su due fronti, tra analogico e digitale.
I braccialetti digitali, quelli in grado di monitorare lo stato di salute, di contare i passi, le fasi del sonno o le pulsazioni cardiache sono già abbastanza diffusi tra gli sportivi, ma sono in arrivo prodotti ibridi che conquisteranno ben più di qualche appassionato. Al Salone di LasVegas ad esempio un premio speciale è andato al Withings Activité, un interessante orologio dotato di quadrante tradizionale, dallo stile vintage, con un cuore smart che registra i dati; collegabile via bluetooth all’iPhone e dotato di un vetro sensibile al tatto per attivare le varie funzioni, consente di pianificare l’attività fisica e diversamente da altri gadget non ènecessario ricaricarlo in quanto utilizza una normalissima batteria internadella durata di oltre un anno. Una strada a metà tra analogico e digitale la sta seguendo un marchio poco tecnologico, che pare abbia trovato un buon compromesso: parliamo di Montblanc che ha spiazzato tutti presentando in anteprima e-strap, il primo cinturino digitale da associare ai suoi orologiTime Walker Urban Speed. L’e-strap si connette tramite bluetooth allo smartphone ed è dotato di un display digitale a led sensibile al tocco.
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