ROMA. Arrivano da una costellazione che non c'è più e sono le stelle cadenti di una 'notte' perchè durano poche ore: sono le Quadrantidi, la prima pioggia di meteore dell'anno, e per vederle non bisogna mancare l'appuntamento con il 4 gennaio.
A differenza di altre piogge di meteore come le Perseidi in agosto e le Geminidi in dicembre, che si possono vedere per qualche giorno, le Quadrantidi hanno una durata molto breve. «Evidentemente la nube di polveri che la produce e nella quale entra la Terra è più ridotta» spiega l'astrofisico Gianluca Masi, responsabile del Virtual Telescope e curatore scientifico del Planetario di Roma. A rendere uniche queste meteore, aggiunge Masi, sono anche altri due motivi: «sembrano scaturire da una costellazione che non esiste più, il Quadrante, che è stato cancellato dalle mappe celesti, fra le costellazioni di Boote e del Drago non lontano dal timone del Grande Carro». Inoltre «hanno origine da un asteroide, 2003Eh1 che potrebbe essere la cometa C/1490 Y1, osservata dagli astronomi cinesi, giapponesi e coreani 500 anni fa».
Anche se brevi le Quadrantidi sono molto attive, si possono vedere anche 50-100 meteore ogni ora e il picco è previsto alle 3 del mattino del 4 gennaio. Quest'anno la Luna prossima al plenilunio (il 5 gennaio) potrebbe guastare la festa con il suo bagliore 'offuscando' le stelle cadenti ma, sottolinea Masi, le temperature fredde di questi giorni potrebbero rivelarsi complici. «Il freddo diminuisce la presenza di vapore d'acqua, ossia di umidità, in atmosfera, e questo - spiega l'astrofisico - limita la diffusione del luce della Luna».
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