Tanto cinema sotto l'albero durante le feste. I titoli sono molti. Ecco un percorso suggerito per chi cerca la qualità, senta tenere conto di alcune commedie italiane ai nastri di partenza (come ad esempio "Un Natale stupefacente" con Lillo&Greg) o di successi già consolidata come "I Pinguini di Madagascar".
Sono 10+1: PADDINGTON di Paul King, spiritoso adattamento di uno dei 36 romanzi di Michael Bond, prodotto dagli stessi creatori della saga di "Harry Potter. Al centro della buffa vicenda un orsetto peruviano cresciuti in cattività e abituato a comportarsi come una brava massaia inglese e come un gentleman della City. Quando la cara zia Lucy non può più prendersi cura personalmente dell'orso lo spedisce a Londra (che ritiene la sua vera patria) con un messaggio attaccato al collo che invita le persone di buon cuore a prendersi cura di lui. Ma all'affollata stazione di Paddington il buffo orsetto sperimenta quanto difficile possa essere inserirsi senza traumi nella caotica vita metropolitana. Curioso esempio di storia per bambini che seduce da sempre anche gli adulti, il film (e il personaggio) cercano adepti presso le famiglie italiane.
1) IL RAGAZZO INVISIBILE di Gabriele Salvatores. Un cinema di effetti speciali ed effetti emotivi dedicato al "fanciullo" che è in ciascuno di noi dal regista più curioso e libero del panorama italiano. Un doppio salto mortale (riuscito) sulla corda tesa delle emozioni dell'adolescenza.
2) LO HOBBIT: LA BATTAGLIA DELLE CINQUE ARMATE di Peter Jackson. Il capitolo finale di una saga in sei film che fa ormai parte, comprese polemiche e dibattiti filologici sull'aderenza ai testi di Tolkien, della storia del cinema contemporaneo. I viaggi di Bilbo giungono al termine e la Terra di Mezzo diviene leggenda.
3) L'AMORE BUGIARDO - GONE GIRL di David Fincher. Un thriller complesso e palpitante come una scatola magica in cui ogni verità viene messa in discussione dalla sequenza successiva. Una grande prova di regia e d'interpretazione con Ben Afflek.
4) JIMMY'S HALL di Ken Loach. Dalla vera storia di un rivoluzionario irlandese che negli anni Venti tornò in patria dopo 10 anni di esilio, una commedia dei sentimenti e della politica che spruzza di rosa la battaglia libertaria di tutto il cinema di Ken Loach. Ma il film è soprattutto un formidabile inno alla tolleranza. Una fiaba natalizia a modo suo
5) PRIDE di Matthew Warchus. L'altra commedia romantica che solo il cinema inglese sa colorare di verità e di poesia al tempo stesso. Un'altra storia vera: quella dei gay e lesbiche che, in pieno scontro sindacale contro le politiche liberiste della Signora Thathcer, portarono solidarietà ai minatori del Galles suscitando prima diffidenza e poi gratitudine.
6) MOMMY di Xavier Dolan. Per chi ama vedere in anticipo il probabile Premio oscar del prossimo febbraio (categoria film straniero). Una commovente, acida e divertente storia di amicizia tra una madre e un figlio, separati e avvinti da un legame troppo forte che sono una buffa e inattesa vicina di casa sa sciogliere. la riprova di un regista tanto giovane quanto di prolifico talento.
7) L'IMMAGINE MANCANTE di Rithy Pahn. Altro probabile oscar prossimo venturo (categoria documentario). Ma definire "film della realtà" questo viaggio autobiografico dentro l'orrore delle stragi dei Khmer rossi cambogiani è davvero riduttivo: comincia come un gioco di marionette e finisce come un appassionato atto d'amore per l'umanità. Da recuperare.
8) VIVIANE di Ronit e Shlomi Elkabetz. Il film-rivelazione dell'ultimo festival di Cannes, forse una delle più intense testimonianze a favore della donna mai filmate da una cinepresa. La semplice storia di una donna che vuole il divorzio come atto di libertà, di un marito che non sa capire la differenza tra giustizia e legalità, di una società (quella israeliana) che ancora relega il femminile a comprimario.
9) BIG HERO 6 di Don Hall e Chris Williams. Quando la fantasia di marca Disney incontra il segno del fumetto Marvel passando per l'esperienza del cartoon asiatico, può nascere un piccolo capolavoro come questo in cui i temi appena accennati (l'amicizia, la crescita, la responsabilità) entrano sotto pelle grazie alla simpatia dei personaggi, il buffo Baymax che viene dallo spazio per aiutare un ragazzo della terra.
10) IL RICCO, IL POVERO, IL MAGGIORDOMO di Aldo, Giovanni e Giacomo. Prototipo di una risata all'italiana che, grazie ai tre comici milanesi, si fa farsa, fumetto, garbata satira sociale e divertimento da cinema muto. Da anni "reucci" delle classifiche natalizie, i tre questa volta si assumono anche l'onere della regia, senza tradire se stessi.
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