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Vacanze sugli sci, maggiore rischio di fratture per chi non è allenato

L'ortopedico: "Smettete appena vi sentite stanchi"

ROMA. Le vacanze di Natale si avvicinano e molti italiani sceglieranno di trascorrerle sulla neve sciando. Tuttavia per questi vacanzieri, soprattutto i meno allenati, incombe il rischio di cadute e di conseguenti fratture. «Negli ultimi anni, sono saliti a circa 350 gli accessi per infortuni sugli sci o snowboard, a stagione. Di questi, il 74% è stato causato da cadute accidentali, mentre addirittura il 22% per collisione in pista tra persone; 2% a causa di collisioni con un ostacolo fermo; 2% per infortunio a seguito di cadute dall'impianto di risalita». I dati sono del CTO (Centro Traumatologico Ortopedico) di Milano e degli ICP (Istituti Clinici di Perfezionamento) di Milano, elaborati dal fondatore del Pronto Soccorso di Madesimo (Sondrio) Norberto Confalonieri.

«Per evitare spiacevoli incidenti è importante smettere di sciare quando ci si sente stanchi» avverte Norberto Confalonieri Occhio anche all'attrezzatura: gli sci moderni sarebbero potenzialmente più pericolosi sopratutto per chi non ha la dovuta preparazione atletica pre-sciistica e tecnica: «Gli sci curvano meglio ma, spesso,se non si sanno controllare,- spiega- diventano un problema per le ginocchia e per gli altri che passano vicino». Infatti, i danni ai vari distretti corporei di coloro che sono coinvolti in incidenti sugli sci, vedono al primo posto gli arti inferiori (soprattutto ginocchia e legamenti crociati) i più coinvolti in assoluto (52% incidenti con gli sci, 23% con gli snowboard); seguiti al secondo posto dai danni agli arti superiori specie fratture e lacerazioni a braccia e mani (16% sci, 45% snowboard). I danni al cranio ed al viso risultano al terzo posto (14% sci, 13% snowboard); chiudono le ferite e fratture a torace, addome, o bacino (7% sci; 11% snowboard). Tra le lesioni maggior frequenti sempre secondo i dati Cto «Al primo posto troviamo le »distorsioni« (36% sci; 18% snowboard); al secondo posto ci sono le contusioni (26% sci, 32% snowboard); al terzo posto troviamo le »fratture« (12% sci, 24% snowboard). «Una categoria particolarmente problematica - conclude l'Ortopedico - è quella degli sciatori con protesi di ginocchio, che debbono stare più attenti di altri ad incidenti e cadute sugli sci».

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