ROMA. Svelato in chiave genetica il segreto della resistenza al freddo dei pinguini. Un'equipe del Genomics Institute di Pechino (BGI) ha sequenziato per la prima volta il genoma di due specie di questi uccelli, identificando i geni grazie ai quali essi sono stati in grado di adattarsi all'ostile ambiente antartico. I risultati della ricerca sono pubblicati su Giga Science. Già precedentemente diversi studi avevano rivelato l'esistenza nei pinguini di un sistema biologico complesso in grado di regolare la temperatura e conservare energia anche in caso di lunghi digiuni. Sequenziando per la prima volta il DNA dei pinguini Adelia e Imperatore, un'equipe cinese ha rivelato la base genetica della storia evolutiva e degli adattamenti della specie in risposta ai cambiamenti climatici dell'Antartide. I geni correlati alla costruzione di beta-cheratine - le proteine che costituiscono il 90% delle piume - e quelli riguardanti il metabolismo dei lipidi risultano particolarmente importanti. Secondo lo studio, nel corso della loro evoluzione entrambe le specie hanno ampliato i geni predisposti a questi due processi. Da una parte le piume sono diventate più efficienti, in grado di disperdere meno calore, rimanere impermeabili e facilitare le immersioni. Dall'altra sono riuscite a conservare più grasso per resistere alle rigide temperature polari.