Sabato 16 Novembre 2024

Stanotte il cielo darà spettacolo: sarà solcato da scie di stelle cadenti

ROMA. Sarà la pioggia di stelle cadenti più intensa del 2014 quella che inonderà il cielo nella notte tra stasera e domani: è infatti in arrivo il picco delle Geminidi, le meteore di dicembre che illuminano le notti più corte dell'anno. Per chi volesse osservare lo spettacolo in tempo reale senza passare la notte all'addiaccio, basterà collegarsi al canale ANSA Scienza e Tecnica, che trasmetterà la diretta streaming organizzata dal Virtual Telescope a partire dalle ore 3,00 della notte tra oggi e domani. Sarà infatti nel cuore della notte che si conterà il numero maggiore di stelle cadenti, fino ad un centinaio ogni ora. «La Luna interferirà parzialmente, perché sorgerà nella seconda parte della notte, quella più favorevole alla visione delle famose scie», spiega l'astrofisico Gianluca Masi, responsabile del Virtual Telescope e curatore scientifico del Planetario di Roma. Lo spettacolo sarà comunque salvo, perché «le Geminidi sono spesso luminose e relativamente lente, dunque - precisa l'esperto - dovrebbero mostrarsi in discreto numero. Considerato che quest'anno lo show delle Perseidi di agosto è stato di fatto cancellato dalla Luna, le Geminidi hanno le carte in regola per essere la pioggia di meteore più abbondante del 2014». Non serviranno binocoli o telescopi, perché il miglior strumento per osservare le meteore sono gli occhi: basterà puntare lo sguardo verso la costellazione dei Gemelli, che sorgerà ad est la sera del 13 dicembre per poi alzarsi nel cielo nel corso della notte. Il nome Geminidi, infatti, deriva proprio dalla costellazione dei Gemelli in cui si trova il radiante, ovvero il punto da cui sembrano provenire le meteore. Le Geminidi, in particolare, sono meteore abbastanza insolite, perché non sono generate dalle polveri di una cometa, bensì dall'asteroide Phaeton 3200, che arriva molto vicino al Sole. «Il conseguente notevole riscaldamento - aggiunge Masi - potrebbe suscitare il rilascio di queste particelle polverose che incrociano il cammino della Terra».

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