Ognuno ha i problemi che si merita. E loro, al momento, hanno quello di non lasciare che i loro sei figli comincino a tatuarsi. Parola di Brad Pitt e Angelina Jolie, la super coppia hollywoodiana alle prese coi problemi di tutti i genitori del mondo. Certo, il fatto che mamma Angie ne abbia ben 23 disseminati lungo il suo flessuoso corpicino, non aiuterà i ragazzi (Maddox, Zahara e Pax adottati e Shiloh, Knox e Vivienne figli naturali della coppia) a capire un eventuale diniego.
Ma, durante un'intervista a RadioTimes Magazine, Angelina non ha nascosto affatto le sue preoccupazioni. Alla faccia della lettera «h» che s'è tatuata sul polso sinistro (per amore del fratello James Haven e dell'ex Timothy Hutton), d'una croce nera, del numero 13 sull'avambraccio sinistro, d'un verso di Tennessee Williams - «a prayer for the wild at heart, kept in cages» -, una finestra blu, un antico simbolo cambogiano sulla scapola sinistra composto da cinque righe verticali in lingua Khmer che pare allontanino la sfortuna. Sembra anche che mamma Angelina abbia anche un'onda di energia sotto l'ombelico. Di cui, però, non si hanno foto.
E dire che, un tempo, i tatuaggi erano prerogativa solo dei galeotti. Di chi, cioè, scontava una pena in carcere. Un tatuaggio da galeotto era un gesto di sfogo, un simbolo di riconoscimento tra detenuti o un atto di protesta contro la crudeltà della galera. Ma anche i tatuaggi nautici fanno parte dell'immaginario collettivo. Ancore, velieri e sirene riportano alle immagini di marinai tatuati all'inizio del secolo scorso. I tatuaggi sono presenti in tutte le culture del mondo sin dagli albori della civiltà. Il termine deriva dal polinesiano «tatau». Furono i marinai olandesi, nei tanti viaggi commerciali verso la Polinesia, a dare inizio ad una pratica piena di significati.
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