Lunedì 23 Dicembre 2024

"Giocare sì, ma con il proprietario": il parere del veterinario

PALERMO. Il momento del gioco è fondamentale per il nostro amico a 4 zampe. A tal proposito, il medico veterinario, Francesco Lombardo, afferma che: «Il gioco, soprattutto nel cucciolo, è importante sia per il suo equilibrio caratteriale che per sviluppare una buona sintonia con il proprietario. Quest'ultimo, infatti, associato a questa attività ludica, viene anche visto come un compagno di vita». La maggior parte dei giochi, però, necessitano la presenza del proprietario dell'animale per la preparazione. «È particolarmente interessante il caso del gatto, che vive spesso in appartamento e conduce una vita sedentaria. Sarebbe sufficiente dedicarsi a lui anche solo 2 volte al giorno: la mattina e la sera, prima di andare a dormire. Proprio nel caso del felino, l'attività ludica permette all'animale di sfogare il suo istinto di cacciatore notturno e rendere le serate del proprietario più tranquille». Il gatto, infatti, essendo un predatore potrebbe sentirsi frustrato, dal momento che non può dare libero sfogo alle sue pulsioni. «Ecco, quindi, che entrano in gioco palline, gomitoli e anche oggetti, all'apparenza insoliti, che consistono nel legare delle piume all'estremità di una canna: ciò simula una situazione di caccia ad un uccellino o a un topo». Oggi, inoltre, grazie ai giochi interattivi, si sviluppano anche le capacità intellettive dell'animale. L'aspetto predatorio, però, è permeante all'interno della vita del felino: «Infatti, grazie ad alcuni dispositivi, dotati di laser, vengono riprodotte situazioni di caccia molto artificiali». Tuttavia, i giochi dei gatti non vanno lasciati sempre a loro disposizione. Altrimenti, diminuisce il loro interesse verso essi. «È meglio nasconderli temporaneamente, così, quando il giocattolo ricomparirà, il gatto lo percepirà come una cosa nuova».

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